«L’integrazione tra le aziende ospedaliere Mater Domini e Pugliese-Ciaccio di Catanzaro servirà all’università cittadina per mantenere decine di primariati che invece dovevano sparire, stando alle norme nazionali, riprese nel Piano di rientro».
Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: «L’operazione varrà anche a non attivare il pronto soccorso del Mater Domini, che imporrebbe una presenza continuativa dei professori universitari a Catanzaro.
È l’ennesima furbata dell’accoppiata Aldo Quattrone-Andrea Urbani, che nuocerà all’ospedale Pugliese, in quanto questo perderà di certo molti primariati a vantaggio dell’università.
Stando così le cose – rimarca la deputata Cinquestelle – mi chiedo come e quando l’attuale commissario dell’azienda Pugliese-Ciaccio, Domenicantonio Pingitore, voglia difendere i medici che vi lavorano, impedendo uno scalpo che, ancora una volta, Cinque stelle denuncia a voce alta».
Nesci conclude: «Grazie all’immobilismo del commissario Massimo Scura, l’Università catanzarese sta mantenendo immotivatamente, con la complicità del governatore Oliverio, un finanziamento principesco della Regione Calabria, che ci costa 30mila euro al giorno, insieme alla terza Cardiochirurgia.
Adesso l’Università si appresta, nel silenzio tombale della giunta Oliverio e a danno dei medici del Pugliese, a salvare un bel po’ di primariati grazie al subcommissario Urbani, referente di Beatrice Lorenzin, ministro del Nuovo centrodestra e occasionalmente della Salute».