Dieci anni di reclusione. È la richiesta avanzata dal pm di Catanzaro nei confronti della donna di 33 anni accusata di aver ucciso la figlia a Montepaone, il 17 agosto del 2015, per poi nasconderne il corpo in una valigia all’interno di un armadio. La donna è accusata di omicidio e occultamento di cadavere ed ha ottenuto di essere giudicata con rito abbreviato.
A scoprire la vicenda furono carabinieri di Soverato dopo la segnalazione del pronto soccorso dell’ospedale locale: visitata la donna presentava i segni di un parto recente.
La 33enne, residente a Varese, era in vacanza a Montepaone con i familiari, quando, dicendo di non sentirsi bene, si sarebbe recata nella struttura sanitaria.
Da qui l’inizio delle indagini e la scoperta del corpicino della piccola. Le investigazioni hanno portato, nel dicembre dello stesso anno, al suo arresto.