Domenico, Gennaro e Pasqualino Longo, tutti calabresi e titolari dell’impresa “Elle Due Costruzioni” di Lamezia Terme (Catanzaro) sono stati indagati per corruzione e turbativa d’asta, con l’aggravante di aver agito con metodi mafiosi. Secondo un’inchiesta dei Ros di Padova e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia, avviata più di un mese fa, l’impresa – che ha vinto l’appalto per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri di Dueville, in provincia di Vicenza e che dovrà ospitare la tenenza – potrebbe essere legata alla famiglia di ‘ndrangheta dei Iannazzo di Sambiase, Lamezia il cui capo è Vincenzino Iannazzo, alias “Moretto”, attualmente in carcere.
Secondo gli inquirenti la cosca lametina si sarebbe insinuata negli appalti e lavori pubblici nel Nord Italia. L’appalto per la tenenza di Dueville fu indetto mesi fa dal Comune vicentino e i lavori sono già in corso. 700 mila euro sono stati girà erogati all’azienda sebbene il sindaco Giuseppe Bertinazzi abbia già espresso la volontà di togliere l’incarico alla “Elle Due” e riaprire la gara.
I Longo, che ancora non sono stati interrogati, avrebbero negato legami tra l’impresa e la ’ndrangheta sebbene abbiano confermato di conoscere alcuni degli appartenenti alla famiglia Iannazzo. L’avvocato Filippo Tallia di Milano, legale dei Longo, ha presentato ricorso al Tribunale del riesame di Venezia, chiedendo la restituzione di documenti e computer sequestrati ad ottobre nell’azienda di Lamezia, ma nei giorni scorsi i giudici hanno respinto la richiesta.
Tra il 2000 e il 2003 la cosca dei Iannazzo è stata protagonista di una vera e proprio faida contro un’altra famiglia che ha portato a ben dieci omicidi e cinque tentati omicidi.