Dopo la recente escalation, di illegalità e di reati, che sta interessando la città di Catanzaro, in particolar modo la sua periferia sud, ci saremmo aspettati delle risposte alle continue richieste di aiuto che la cittadinanza tutta rivolge ai soggetti preposti all.amministrazione della cosa pubblica, a tutti i livelli, e a quelli incaricati della salvaguardia e della sicurezza delterritorio.
Ormai da tempo ci rendiamo conto della drammaticità della situazione e siamo arrivati alla conclusione che ogni tipo di discorso ed ogni tipo di intervento sono inefficaci se non si prende consapevolezza non solo delle reali dimensioni del problema, ma soprattutto delle sue peculiari caratteristiche. Serve pertanto un intervento che vada ben oltre le competenze e le risorse locali ma sia espressione di un potere più grande. Il Comitato giunge a questa analisi dopo anni di denunce che tanti, singoli cittadini ed associazioni del terzo settore in primis, hanno prodotto inascoltati e proprio per questo hanno deciso di far pesare maggiormente la propria voce unendosi ed invitando la cittadinanza tutta ad unirsi. Il Comitato .Catanzaro città sicura., aperto agli interventi ed ai contributi di tutti, nasce con lo scopo di sensibilizzare in merito al problema illegailtà la cittadinanza tutta e particolarmente la deputazione catanzarese e calabrese, proprio perché, come scritto sopra, siamo certi che un problema così gigantesco e delicato quale è quello della sicurezza non può essere affrontato solo dalle Istituzioni locali. Siamo certi, infatti, che se vogliamo risposte e risorse adeguate per la nostra città, rispetto all’offensiva rappresentata dalla criminalità nelle sue più differenti manifestazioni, non può che essere la deputazione a fungere da stimolo presso il Governo, sottoponendo all’attenzione parlamentare un vero e proprio .caso Catanzaro.. Siamo convinti che il problema ha una portata così enorme, nonostante le sottovalutazioni, che può essere risolto solo da idonee misure governative. A testimonianza di quanto detto evidenziamo che nell’ultima relazione della Commissione Nazionale Antimafia si parla apertamente della presenza nel Capoluogo di regione di una associazione di stampo mafioso e della sua pericolosa azione ed influenza. Portare tra i banchi del Governo un .caso Catanzaro. non deve spaventare nessuno, le motivazioni concrete ci sono e sono forti. Un interesse maggiore verso e per Catanzaro vuol dire: reclamare, fra le tante altre cose, il Reparto Mobile della Polizia di Stato o un suo possibile distaccamento; chiedere una maggiore presenza in città di uomini, mezzi e risorse economiche per le Forze dell’ordine così da incrementare quel lavoro che ora viene meritoriamente condotto da loro tra mille difficoltà di diversa natura; rilanciare un sentimento di speranza e di fiducia; porre un argine ai crescenti disagio e conflitto sociali; contrastare l’abbandono, la giustificata sensazione di emarginazione e solitudine della quale ultimamente, troppo spesso, ci siamo sentiti vittime.
Proprio per questo chiediamo ai cittadini, alle associazione, a chiunque, al di là della propria appartenenza politica, di partecipare ad una azione concreta per la legalità ed il diritto di cittadinanza.
Il comitato intende procedere nel proprio lavoro seguendo una doppia direzione.
Da un lato provvedere alla stesura di un .libro bianco., che cercherà di far luce sulle origini del problema criminalità in città; considerando, anche, la forte influenza del problema rom e della sua evoluzione criminale così da poter individuare punti di forza e di debolezza. Il tutto arricchito da dati, da materiale fotografico e da testimonianze raccolte, nel pieno rispetto della privacy e della sicurezza, tra i cittadini che vorrano rendersi utili. Dall’altro avviare una raccolta firme, una petizione popolare, che vedrà come destinatari le più alte cariche dello Stato, del Governo e delle Istituzioni locali, finalizzata alla richiesta della presenza dell’ Esercito Italiano sul territorio calabrese per garantire un più incisivo controllo e una maggiore
sicurezza di tutti i cittadini indistintamente. Se infatti è vero, come il Governo sostiene, che laddove l’Esercito è stato impiegato si è registrata una forte diminuzione di reati più e meno gravi, non ci spieghiamo perché la nostra città e regione non possano usufruire, in una tale manifesta situazione di bisogno, di una seria attività di contrasto. Probabilmente l’esercito non è la soluzione del problema, ma indubbiamente i cittadini stanchi ritengono che da qualche parte bisogna pure iniziare.
Nei prossimi giorni il comitato sarà nelle piazze e nei quartieri di Catanzaro dove i volontari, con banchetti e stand, raccoglieranno firme per la petizione e adesioni per il comitato. In attesa della comunicazione del sito internet ufficiale dove sarà possibile ricevere qualsiasi informazione e scaricare al modulistica prodotta, che sarà on-line tra pochissimi giorni, la mail di riferimento per eventuali informazioni ed iscrizioni è: catanzarosicura@libero.it