Non piace ai puristi del Jazz, sarà forse invidia per il fulminante successo o magari la simpatia dilagante del Barry White etneo non è riuscita a conquistare chi lo accusa di scarsa originalità, la stessa “This is what you are” secondo qualcuno sarebbe stata composta interamente sulla base di “Milestones” di Miles Davis. Eppure ieri sera i circa duemila che lo applaudivano nell’Arena Magna Graecia di Catanzaro Lido sembravano estasiati dalla voce di Mario Biondi, che ha senza alcun dubbio dimostrato delle capacità canore interpretative degne dei “grandi” della musica Jazz.
Da rigettare quindi le accuse di scarsa originalità a cui deve fare senza dubbio da contraltare l’apprezzamento per l’opera di commercializzazione/divulgazione del genere Jazz che spesso risulta ostico per la massa. Duemila persone ad un concerto Jazz in Calabria sono difficili da vedersi anche a rassegne del calibro di Roccella Jazz.
Era dai tempi di “Orey“ Palanca che non si vedeva a Catanzaro qualcuno capace di sfruttare cosi bene il vento!
Mario Biondi ha duettato per circa due ore con un fortissimo vento di ponente che dopo aver impedito la proiezione di alcuni filmati durante il concerto, ha continuamente fatto sentire la sua presenza risultando di fatto il ventiseiesimo componente della eccellente Duke Orchestra.
Il concerto si è tenuto nell’ambito della manifestazione “Fatti di Musica Radio Juke Box 2007”, la XXI edizione della rassegna del miglior live d´autore, ideata ed organizzata da Ruggero Pegna. che si svolge in Calabria e premia con i “Ricci d´Argento” del celebre orafo Gerardo Sacco i migliori concerti dell´anno. Ed è proprio con un “Riccio d´Argento”che Ruggero Pegna ha premiato Mario Biondi per il suo grande successo che speriamo possa essere presto bissato dalla prossima uscita discografica del siciliano.