Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Massimo Gualtieri, del Movimento Civico Catanzaro Marina.
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Negli ultimi due anni abbiamo più volte appreso della cronica carenza degli infermieri – collaboratori professionali sanitari, nei reparti degli ospedali cittadini, e degli altri nosocomi della Calabria non solo di quelli addetti ai reparti ma anche di quelli necessari per il buon funzionamento delle sale operatorie ed atteso che tale situazione che si sta riflettendo sulla qualità del servizio sanitario offerto all’utenza, non può più procrastinarsi oltre, chiediamo a viva voce che il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, in qualità di Commissario Straordinario della sanità calabrese, assieme ai Direttori Generali degli ospedali ove più grave è la carenza, compatibilmente alle esigenze legate al piano di rientro, che pare stia procedendo verso una riduzione sostanziale del deficit, si impegni in via prioritaria a sbloccare le assunzioni già precedentemente previste di queste importanti e fondamentali figure professionali. Questa l’apertura della nota di Massimo Gualtieri del Movimento Civico Catanzaro Marina. E’ noto, infatti che nel recente passato la Regione Calabria ha bandito i concorsi per l’assunzione di un buon numero di infermieri, che dovevano coprire la carenza di tali figure, aggravata successivamente dai pensionamenti maturati nel frattempo e/o da altre situazioni contingenti. E’ noto addirittura che alcuni di tali infermieri, vincitori di concorso, hanno ricevuto alla fine dell’anno 2009, regolare lettera di assunzione, alla quale hanno diligentemente risposto con la produzione di tutti i documenti loro richiesti, compresi le visite di idoneità sanitaria. Alcuni degli stessi, poi che lavoravano in strutture private, proprio in virtù di tali lettere, correttamente previo preavviso, si sono licenziati, entrando causa la disastrosa situazione dei conti pubblici della sanità calabrese in una situazione kafkiana, ovvero senza lavoro ed in un vero e proprio limbo, ove ancora si trovano. Oggi assistiamo ad una grave situazione che si manifesta per i pochi infermieri rimasti in servizio, con turni massacranti che abbassano per ovvi motivi (stanchezza psicofisica, stress ecc.), per come più volte denunciato da tutte le sigle sindacali, gli standard di sicurezza tanto nei reparti e tanto nei blocchi operatori. A tutti è chiara oggi quale importanza ricopre l’infermiere professionale, nell’ambito della sanità pubblica, una figura che arriva a conseguire una laurea triennale dopo aver studiato duramente su testi di medicina, sostenendo una serie di esami sulle identiche materie dei laureati. Tali valenti professionalità che rappresentano il futuro della sanità calabrese, insieme ai giovani valenti medici, che si formano nelle università della Calabria, non possono essere costretti a rinunciare a svolgere il loro prezioso lavoro nella loro terra, contribuendo ad una rinascita della sanità, tali figure non possono essere costretti, come fecero i nostri padri ad emigrare, facendo crescere altre regioni nel campo sanitario. A lei Governatore, il difficile compito di coniugare il rigore dei conti pubblici della sanità calabrese, con la non mortificazione di persone preparate e pronte a svolgere con dedizione il loro lavoro che aspettano soltanto di essere messe alle prova, riponendo nella sua persona di giovane ed attivo politico fiducia e speranza, per contribuire a far parlare finalmente l’Italia di una sanità positiva nella nostra regione.