La mostra ”Giorgio De Chirico. L’Enigma e la Gloria”, in corso fino al 30 giugno presso il Complesso Monumentale del San Giovanni di Catanzaro, si pone come momento di rilettura e riflessione critica sull’opera di de Chirico, nel tentativo di ricostruire il valore enigmatico, di chiaro stampo nietzscheano, della Metafisica, oltre alla valenza filosofica dell’iter artistico.
La rassegna, curata da Claudio Crescentini e Tonino Sicoli, con la consulenza di Maurizio Calvesi, e’ divisa in quattro sezioni tematiche: ”Et Quid Amabo Nisi Quod Aenigma Est ?” – l’enigma degli Interni metafisici, dei Mobili nelle valle, delle Muse, dei Cavalli in riva al mare, dei Gladiatori e delle prospettive urbane, che rimandano direttamente al tema dell’apollineo e del dionisiaco nietzscheano; ”La rivelazione della metafisica – una serie di disegni degli anni dieci e venti, per lo piu’ inediti o poco esposti, che riportano ad alcune iniziali fondamentali tematiche di De Chirico, come il viaggio, i Mobili nella valle e la svolta classicista dell’inizio degli anni venti, poco amata dai surrealisti, con nudi antichi in spazi astratti; ”L’enigma del museo”- l’attaccamento di De Chirico alla gloria degli antichi maestri come Michelangiolo, Tintoretto, Rubens, Franz Hals, Watteau, Tiziano, Verrocchio e Rembrandt, i quali saranno presenti in mostra nelle diverse riletture date dal metafisico; ”Nulla sine tragoedia gloria – dal mistero della grandezza dei maestri del passato all’esplorazione della Gloria della Metafisica dechirichiana, tramite l’abbinamento con alcune opere di importanti artisti italiani degli anni sessanta – ottanta, che hanno attinto a piene mani fra i segni e i simboli dechirichiani: Claudio Abate, Ubaldo Bartolini, Mario Ceroli, Lucio Del Pezzo, Stefano Di Stasio, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Giuseppe Gallo, Renato Mambor, Carlo Maria Mariani, Gino Marotta, Fabio Mauri, Hidetoshi Nagasawa, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Massimo Pulini, Alessandro Romano, Mimmo Rotella e Mario Schifano.
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