CATANZARO  «Dalla A alla C1, a livello personale, non c’è molta differenza. Per me, è già una grandissima soddisfazione essere approdato al Catanzaro». Antonio Morello sprizza entusiasmo da tutti i pori.
Il suo esordio con la maglia giallorossa è coinciso con una soffertissima e meritata vittoria, nella quale però, il suo zampino non è passato certamente inosservato. «è stato un ottimo esordio  commenta lo stesso calciatore calabrese -. Abbiamo sofferto un po’ nel primo tempo, perché si sfruttavano poco le fasce laterali. Nella ripresa però, siamo riusciti ad imporre il nostro gioco e meritarci così i tre punti conquistati. Il Catanzaro è un’ottima squadra e io mi aspetto di dimostrare qualcosa, per meritarmi questa maglia. è un ambiente che conoscevo già molto bene, per averci giocato più volte contro e qualcuno, probabilmente, se lo ricorderà molto bene (l’allusione è riferita a un gol segnato al Ceravolo, con la maglia del Castrovillari ndr)». L’ex calciatore del Siena, spiega anche come è nata la trattativa che lo ha portato a vestire la maglia giallorossa. «Il tutto è nato circa un mese fa. Poi la trattativa si era arenata per l’interessamento di alcune formazioni di serie B. I dirigenti del Catanzaro mi hanno portato qui, perché penso vogliano rinforzare la squadra e puntare a qualcosa d’importante. Nasco come trequartista, ma da quattro anni gioco da esterno. Sarà il mister a scegliere dove sistemarmi».
A proposito del mister. Lascia Papadopulo e trova Piero Braglia. Cosa hanno in comune i due? «Se Braglia è come Papadopulo  si congeda simpaticamente Morello -, allora faccio da subito le valigie e vado via».
Un altro nuovo arrivo di gennaio si presenta in sala stampa al termine della gara. Domenico De Simone, che ieri ha sostituito l’infortunato Alfieri, ha spiegato i perché di una prestazione a fasi alterne. «Io da due mesi non facevo neanche le partitelle – confessa l’ex calciatore dell’Avellino di Zeman -, figuriamoci una partita di campionato. Nel primo tempo abbiamo incontrato delle difficoltà , perché non riuscivamo a trovare bene le distanze con i compagni di reparto. Inoltre, avevamo dei problemi a giocare sugli esterni. Nel secondo tempo le cose sono decisamente cambiate». Si è trasferito da poco, alla corte del tecnico Piero Braglia e già gode della sua massima fiducia. «Sulla fiducia di Braglia ci contavo già – asserisce De Simone -, ciò che mi ha stupito in positivo è, invece, il modo in cui sono stato accolto dai compagni. è un gruppo importante, con dei calciatori sulle cui qualità non si può obiettare. Il problema, però, è mantenere la condizione ottimale fino al termine della stagione. Bisogna evitare i cali di tensione, perché sono molto pericolosi. Lo abbiamo visto a Pesaro. D’ora in poi, dovremo restare uniti e continuare a crederci».
d. c.