Come nel girone di andata, il Catanzaro si ritrova ad affrontare il Monterosi rinfrancato nelle proprie certezze. Se allora il successo per 2-0 nel derby aveva dato ulteriore coraggio e convinzione ai giallorossi, stavolta il pari dello “Scida” mette le aquile nella posizione di poter affrontare con la tranquillità dei grandi la sfida del “Ceravolo”. A novembre, i giallorossi riuscirono a spuntarla grazie a un gol di Fazio in una gara scivolosissima, complicata dalle assenze di Iemmello, Biasci e Vandeputte e dall’infortunio dopo pochi minuti di Cianci, che aveva costretto Vivarini a giocare, difatti, senza punte di ruolo.
Stavolta la rosa sarà al completo e il Catanzaro potrà preparare la gara nel migliore dei modi. Il Monterosi, dal canto suo, non vive di certo un buon momento. La vittoria manca dalla trasferta di Giugliano del 12 febbraio. Nelle ultime partite sono arrivati due sconfitte (con Gelbison in casa e Monopoli in trasferta) e due pareggi (con Latina e Messina, entrambi in casa). In generale, nel girone di ritorno sono appena due le vittorie: oltre a quella già citata contro il Giugliano, un 3-1 corsaro in casa della Juve Stabia. Così, i laziali si ritrovano impantanati in zona playout, con la pressione di scendere in campo conoscendo già i risultati delle rivali in lotta per la salvezza.
Tutt’altro scenario rispetto a quello della scorsa stagione. A segnare lo scarto tra il rendimento del 2021/22 e quello del 2022/23, probabilmente, il diverso stato di forma di Rocco Costantino, il totem della squadra. Costantino è ancora il capocannoniere del Monterosi, ma quest’anno ha avuto meno continuità e forse la carta d’identità si è fatta sentire di più – anche se i tifosi del Catanzaro di certo lo ringrazieranno per il gol che bloccò il Crotone sul pari a gennaio. In ogni caso, arrivati a questo punto della stagione si sa che le avversarie più temibili sono proprio le squadre che si giocano la salvezza. C’è da aspettarsi un Monterosi battagliero, che anche se difenderà con il baricentro basso proverà a sporcare ogni trama dei giallorossi.
Come gioca il Monterosi
Menichini di solito schiera i suoi con un 5-3-2 che cerca di compattare le linee e fare densità al centro. Le punte sono chiamate a un grande lavoro di schermatura, mentre gli esterni si abbassano sulla linea dei difensori; alle mezzali l’onere di scivolare da un alto all’altro del campo per offrire i raddoppi quando la palla circola sulle fasce.
Il leader della difesa è il capitano Danilo Piroli, centrale di sinistra che si è reso protagonista con un gol nell’ultima partita col Messina. In generale le reti incassate sono già 40, troppe per aspirare a una stagione tranquilla.
In fase offensiva, invece, si cerca di sfruttare il campo lasciato agli avversari per attaccare in contropiede. Gli esterni, Verde e Di Renzo, hanno gamba per ribaltare il campo. Se riesce a portare più uomini in area, spesso il Monterosi cerca il cross da un palo all’altro, magari attaccando la porta con entrambi i quinti. Per il resto, la manovra risentirà dell’assenza per squalifica di un centrocampista di qualità come Di Paolantonio.
Molte più responsabilità offensive, allora, passeranno dai piedi dei due ex, Max Carlini e Samuele Parlati. Di Carlini c’è poco da dire, lo conosciamo benissimo e sappiamo quanto sia difficile togliergli il pallone quando pianta le gambe e inizia a girargli intorno. Parlati, invece, è più verticale e cerca spesso la conclusione dalla media distanza.
In avanti, se dovesse partire titolare, Costantino si occuperà di calamitare palloni lunghi e poi di ripulirli. Non ci sarà invece l’estroso Santarpia, assente da dicembre per via di un brutto infortunio che l’ha costretto ad operarsi.
Ancora una volta il Catanzaro si troverà di fronte un avversario pronto a chiudere ogni spiraglio. Come sempre, servirà pazienza e pressare alto, per allontanare ogni pericolo da Fulignati e spegnere qualsiasi velleità dei laziali. Nonostante l’entusiasmo, Vivarini per tutta la stagione è stato bravo ad ermetizzare i suoi ragazzi e a farli concentrare sulla partita. È il momento di puntare dritti alla giugulare.