MONOPOLI – Quei play-off svaniti a un passo dal traguardo sono ancora lì a Monopoli, negli occhi di tutti i tifosi, con inevitabili strascichi polemici che continuano ancora oggi. Quella sconfitta casalinga (1-3) alla penultima di campionato contro la Val di Sangro è una ferita con le cicatrici ancora aperte. I problemi societari estivi, la volontà della proprietà di farsi da parte (poi rientrata come a Scafati per l’intervento dell’Amministrazione Comunale), la difficile ripartenza. E i risultati di questo primo scorcio di stagione hanno contribuito a incupire un pubblico esigente.
DERBY KO – L’arrivo di Geretto sulla panchina bianco-verde sembrava una garanzia. Una vittoria e 3 pareggi hanno significato l’eliminazione al primo turno dalla Coppa Italia. Poi la “pareggite si è trasferita in campionato. Dopo 7 partite il Monopoli è ancora a secco di vittorie. Due derby sentitissimi persi ad Andria (2-1) e in casa contro il Barletta (0-2), in mezzo a 5 pareggi. L’ultimo, domenica scorsa a Cassino, lascia però ben sperare. Una prestazione convincente contro una squadra accreditata non può però cancellare i problemi d’inizio stagione. I dubbi sul portiere, una difesa non troppo accorta, qualche patema in attacco.
GLI EX ASSENTI – I problemi in porta s’incrociano gli strascichi della scorsa stagione. Molti a Monopoli non hanno perdonato quel finale di campionato a Sasà D’Urso, ex portiere del Catanzaro, svincolato in estate e nuovamente tesserato dalla società guidata dalla famiglia Ladisa qualche giorno fa. D’Urso non ci sarà contro la sua ex squadra per una squalifica residua della scorsa stagione, così come l’altro ex della partita Cardascio. Il centrocampista barese, l’anno scorso protagonista al “Veneziani”, è atteso come un messia dai tifosi giallo-rossi dopo un infortunio avvolto nel più fitto mistero. L’arrivo di D’Urso rischia di oscurare i due portierini bianco-verdi: il titolare Moschetto e soprattutto il promettente Saraò, arrivato in prestito dalla Reggina, che lo ha scalzato dal ruolo di titolare dopo l’ottima prestazione di Cassino.
RINFORZI ESTIVI – Sempre dalla società del Presidente Foti arriva il 20enne centrale difensivo inglese Thackray, nato nel Newcastle e cresciuto in riva allo Stretto. Accanto a lui gioca l’ex Martina Gambuzza, con i due Colella ad alternarsi sulla destra e Pugliese inamovibile a sinistra. In mezzo al campo le geometrie di Bonfardino, promosso titolare in questa stagione, ben si miscelano con la corsa di Minopoli, ex Avellino e Pescara in B, in cerca di riscatto dopo la mezza stagione alla Sangiovannese. Sulla fascia sinistra il portoghese Tinoco, arrivato dal Gil Vicente, ha strappato il posto a Loseto, mentre a destra Geretto (espulso a Cassino) può scegliere tra il più difensivo Santarelli (ex Cisco) e la giovane promessa Carbonaro (in prestito dal Palermo con la cui maglia ha esordito in serie A l’anno scorso), utilizzato anche come seconda punta. Inamovibile al centro dell’attacco Ceccarelli, 4 gol in 5 partite, l’anno scorso diviso tra Rovigo e Martina. Gli unici ballottaggi per domenica sono proprio questi sulle fasce con Tinoco e Carbonaro favoriti. In attacco, accanto a Ceccarelli, giocherebbe l’altro palermitano Balistreri.
TABÙ MONOPOLI – Il “Veneziani” resta un tabù per il Catanzaro che nei 6 precedenti non ha mai vinto. La sconfitta di due anni fa all’esordio assoluto del FC targato Coppola-Pittelli fu bissata l’anno scorso grazie a un gol di Caracciolese che segnò l’addio definitivo del Catanzaro ai sogni di gloria. Gli unici due punti ottenuti dai giallo-rossi a Monopoli risalgono al 1987 in C1 e al 1994 in C2. In quest’occasione Germini segnò l’ultimo gol del Catanzaro al “Veneziani”.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Saraò; F. Colella, Gambuzza, Thackray, Pugliese; Carbonaro (Santarelli), Bonfardino, Minopoli, Tinoco (Loseto); Balistreri (Carbonaro), Ceccarelli. All.: Geretto.