Dopo una lunga attesa, finalmente venerdì i tifosi del Catanzaro hanno avuto il nome della squadra su cui proiettare i propri incubi. Il sorteggio ha riservato ai ragazzi di Vivarini il Monopoli, una sorta di Vietnam per i giallorossi: contro Mercadante e compagni sono arrivate due sconfitte su due quest’anno e i presagi in vista del playoff sono funesti. Per i più pessimisti, il risultato dell’eliminatoria è già inciso nei precedenti di regular season. Per i più ottimisti, invece, la legge dei grandi numeri, prima o poi, impone di superare un avversario che non si è mai battuto. Gli stati d’animo dell’ambiente, però, non dovrebbero condizionare un gruppo che ha preferito chiudersi in ritiro in vista delle eliminatorie. Il dato certo, allora, è che il Catanzaro sa di non poter sbagliare minimamente l’approccio contro una squadra capace di punire ogni sbavatura, senza essere brillante nel gioco. Vivarini sa che c’è bisogno di stare allerta, senza sottovalutare nessuno, e questo forse è il dato più confortante.
I playoff fino ad adesso hanno dimostrato come il campionato dei gabbiani non fosse casualità. Colombo ha plasmato una squadra in grado di competere con chiunque e di eliminare una delle squadre più forti del girone B. Contro il Cesena, il Monopoli ha controllato il doppio confronto per tutti i 180’, e solo alcuni errori banali hanno tenuto in vita i romagnoli. Senza i contropiede regalati all’andata, forse i biancoverdi avrebbero chiuso la contesa al “Vito Veneziani”. Poco male per Colombo, visto che vittorie epiche come quelle del “Manuzzi” servono a forgiare la tempra degli spogliatoi vincenti.
L’analisi tattica
Il tecnico dei pugliesi nel post gara di Cesena ha elogiato i suoi soprattutto per la fase di riconquista post perdita del possesso, sottolineando l’intensità con cui si è affrontata la partita sin dai primi minuti. Il modo in cui si comporta il Monopoli senza palla, in effetti, è l’aspetto più preoccupante per il Catanzaro.
I biancoverdi sono una squadra intelligente, capace di difendere su più altezze del campo. Colombo non disdegna il pressing alto sulla prima costruzione avversaria, sa adottare un atteggiamento aggressivo senza perdere le distanze, con i quinti di centrocampo del 3-5-2 pronti ad alzarsi sui pari ruolo avversari. Molte volte, però, i pugliesi possono decidere di abbassare il baricentro e di aggredire alto solo in maniera selettiva, su situazioni in cui il possesso degli avversari diventa particolarmente spinoso (un retropassaggio oppure un passaggio eseguito senza la giusta precisione). Anche con un blocco più basso, comunque, il Monopoli non è mai una squadra passiva, ma cerca di rendere ostica ogni ricezione, costringendo i rivali a controlli spalle alla porta con il marcatore addosso. L’atteggiamento varia a seconda di come si mette la partita ed è lecito pensare che per sfruttare l’entusiasmo del pubblico di casa, nella gara d’andata il Monopoli interpreti i primi minuti con un pressing alto che tolga il respiro al Catanzaro. In caso di risultato favorevole, ovviamente, i biancoverdi potrebbero anche abbassarsi nella propria trequarti e fare densità grazie all’attitudine difensiva del trio di centrocampo Vassallo-Piccinni-Bussaglia.
Dalla puntualità della fase difensiva dipende anche gran parte del rendimento offensivo del Monopoli. Le transizioni, infatti, sono l’arma preferita dei ragazzi di Colombo. Recuperata palla, a qualunque altezza, i pugliesi sono in grado di inclinare il campo verso la porta avversaria. Che si rubi il possesso col pressing alto o con una difesa bassa, il Monopoli accompagna le ripartenze con tanti uomini. Il giocatore più pericolo nel ribaltare l’azione è Guiebre, l’esterno sinistro. Il calciatore burkinabé è esplosivo sugli scatti e velocissimo in allungo, capace di divorare il campo con la corsa. Guiebre, peraltro, è dotato di un ottimo mancino sia nei cross che nei tiri; in campionato è stato forse l’unico giocatore a sovrastare atleticamente Bayeye, pur in una contesta disputata su un pantano. Oltre agli esterni, fondamentale il contributo delle mezzali Vassallo e Bussaglia, centrocampisti dotati di quattro polmoni e in grado supportare le transizioni nonostante la grande mole di lavoro in pressing.
Tra gli attaccanti, invece, l’uomo di maggior qualità è Starita, seconda punta capace di legare il gioco e di costruirsi tiri puliti attraverso la tecnica. Accanto a lui, per la squalifica di Borrelli, dovrebbe agire Grandolfo, centravanti concentrato esclusivamente sull’area di rigore. L’assenza di Borrelli, peraltro, potrebbe compromettere l’atteggiamento del Monopoli in fase di impostazione. La punta di Campobasso, dall’alto dei suoi quasi due metri, rappresentava un riferimento sicuro su cui alzare il pallone in mancanza di soluzioni rasoterra.
Insomma, il Monopoli era uno degli accoppiamenti peggiori del tabellone, una squadra a cui il Catanzaro dovrà impedire innanzitutto di correre: delle volte in fase di pressing i giallorossi si allungano e concedono spazi, errore da estirpare assolutamente contro una squadra di alto livello atletico. D’altro canto, non c’è un avversario che Vivarini e il suo staff conoscano meglio. Sulle sconfitte del campionato, per quanto meritate, ha inciso una forte componente di sfortuna: le traverse, le occasioni divorate e le distrazioni sui calci piazzati all’andata, l’acquitrino del Veneziani e un rigore concesso nel momento peggiore della gara al ritorno. Spesso negli scontri a eliminazione diretta, più che cercare di controllare ogni dettaglio e mantenere tutto secondo copione, è importante capire i momenti e adattarsi, relativizzare gli eventi sfortunati e non cadere preda del panico. Dopo due confronti col Monopoli dove ogni porta girevole ha sbattuto in faccia ai giallorossi, la speranza è che la terza volta sia quella buona.
Emanuele Mongiardo & Samuele Cardamone
Ragazzi, lasciamo stare dati statistiche e tattiche, se entriamo in campo concentrati senza pensare di fare i professori non c’è ne per nessuno per tutte le partite dei play-off
La palla è rotonda: ma non stiamo sfidando il Real Madrid. E via: un pizzico di ottimismo, anche a beneficio della squadra.
Andiamo a trazione anteriore. 4 centrocampisti e tre punte
Andrò controcorrente ma preferisco il monopoli alle altre. Vi rammento che negli ultimi due anni partivamo da favoritissimi contro due lumbard e sappiamo com’è finita.
F O R Z A C A T A N Z A R O!!!!! 💛♥️
Louiselle cantava Andiamo a mietere il grano Noi cantiamo andiamo amietere Il Monopoli e quelli che verranno Io ho sempre fiducia nel nostro CATANZARO I tifosi di Boston stiamo insieme a voi