Le sfide tra Modena e Catanzaro hanno una lunga e affascinante storia, caratterizzata da incontri che si sono svolti trentacinque volte in campionato e una volta in Coppa Italia. Tra queste partite, uno degli episodi più memorabili e al contempo controversi risale al 6 marzo 1960, un giorno che rimase impresso nella memoria di entrambe le tifoserie.
Durante la 24ª giornata di Serie B, il Modena si trovava poco sopra la metà della classifica (con 25 punti), mentre il Catanzaro era immediatamente sotto, di un punto, nel gruppetto delle settime. La partita sembrava avviata verso una vittoria gialloblù quando, al 53° minuto, Ponzoni portò in vantaggio il Modena. Tuttavia, la situazione cambiò drammaticamente all’81’, quando l’arbitro Ferrari di Milano concesse un rigore al Catanzaro, che riuscì a pareggiare con il capitano Raise, il quale con un precisissimo destro spiazzò Balzarini, pipelet del Modena.
La decisione dell’arbitro scatenò le ire dei giocatori del Modena e del loro allenatore Magli, che circondarono il direttore di gara per protestare vivacemente. Nel frattempo, alcuni tifosi, infuriati per l’ingiustizia percepita, scavalcarono le barriere, ma furono prontamente bloccati dalla polizia prima di raggiungere l’arbitro. La partita subì una sospensione di cinque minuti prima di riprendere, ma le tensioni non si placarono e, al termine del match, la contestazione esplose ulteriormente.
Molti tifosi entrarono in campo, puntando l’arbitro, il quale, per fortuna, riuscì a fuggire grazie all’intervento dei giocatori del Modena, alcuni dei quali dovettero affrontare gli invasori più determinati. Il direttore di gara rimase assediato negli spogliatoi fino alle 20:00, quando fu finalmente scortato fuori da un’auto della polizia.
Il punteggio finale di 1-1 venne convalidato e il club gialloblù si trovò a dover pagare una pesante ammenda per il comportamento dei suoi tifosi. Il colpo di grazia per la squadra modenese arrivò nelle restanti 14 partite di quella stagione, durante le quali non riuscì a conquistare neanche una vittoria, culminando infine nella retrocessione. Il Catanzaro invece arrivò decimo a pari punti con Como, Verona, Messina e Marzotto Valdagno.
(Nella foto di copertina una formazione del Catanzaro di quel campionato)
Redazione 24