MODENA- Un Modena concreto e attento in difesa, trascinato da un grande Tisci, batte al âBragliaâ il Catanzaro, relegandolo allâultimo posto solitario della classifica. Le Aquile hanno espresso il solito atteggiamento da trasferta tenuto in questa stagione: si difendono coprendo tutti gli spazi e soffocando la manovra degli avversari ma rinunciando completamente ad attaccare salvo poi commettere qualche banale errore e consentire agli avversari di portarsi in vantaggio. Dopodiché spariscono dal campo. Una squadra apparsa mediocre e ormai rassegnata al suo destino. Pessima prestazione di Miceli, nulla quella di Myrtaj e inconsistente quella di Carbone, che spesso si è isolato dal gioco e si è intestardito con delle giocate che non hanno sortito nessun effetto. Cosa dire invece dei mitici tifosi giallorossi. Hanno sostenuto la squadra nella trasferta di Modena in circa 100 unità e non hanno mai fatto mancare il loro apporto ai propri giocatori che per lâennesima volta non li hanno ricambiati. Il Modena quindi non ha rubato niente, anzi ha ampiamente meritato di vincere. Ma ripetiamo, è troppo facile vincere contro una squadra così.
I âcanariniâ dominano dal primo minuto. Al 2â la punizione rasoterra di Carbone è preda di Frezzolini. Il calcio piazzato di Benny è solo un lampo nel monologo modenese. Al 4â su una punizione di Tisci la palla compie un rimbalzo malandrino davanti Lafuenti che se la cava come può, salvandosi in corner. Un minuto dopo il portiere giallorosso si ripete con uno strepitoso intervento su un colpo di testa di Giampieretti. Al 7â Music, dopo una bella percussione, spara alto. Al 28â una punizione di Tisci accarezza il palo e si perde a lato. Al 33â Ganz si gira bene in area ma la sua conclusione si perde a lato. Eâ solo la prova generale del gol che arriva tre minuti dopo: Miceli perde banalmente il pallone mentre la sua squadra è sbilanciata e così Graffiedi ha unâautostrada lunga 50 metri davanti a se. Lâex viola, arrivato al limite dellâarea, fa partire una rasoiata sulla quale Lafuenti non può far nulla. La reazione del Catanzaro? Come al solito di questi tempi i giallorossi non hanno né il cuore né lâagonismo necessario per reagire e arrancano nella propria metà campo. Così al 42â Tisci va via a due giocatori e La Fortezza lo atterra in area. Rigore sacrosanto che lo stesso n.7 modenese realizza, anche se Lafuenti intuisce la traiettoria.
Nella ripresa Bolchi cerca di correre ai ripari, richiamando in panchina un disastroso Miceli e Dal Canto per far spazio ad Agnelli ed Arcadio, ma il Modena addormenta la partita e si chiude nella propria metà campo e per le Aquile, penetrare nellâarea dei âcanariniâ, diventa difficile se non impossibile. Così le uniche occasioni degne di nota sono quelle capitate ad Ascoli che con un missile da fuori sfiora il palo e a Dei, che penetra bene in area ma dimostra di non essere uno che i gol li segna a raffica poiché spreca calciando debolmente a pochi passi da Frezzolini. Poi a ravvivare la partita sono solo gli ingressi in campo di Corona nel Catanzaro e di Asamoah, Troiano e Fabbrini nel Modena. A fine gara dagli spogliatoi del âBragliaâ lâinviato Gennaro Amoruso riferisce telefonicamente di aver visto volti scuri e rassegnati nel clan giallorosso con mister Bolchi che ha dichiarato che la sua squadra potrà puntare solo al penultimo posto in classifica e sperare a fine campionato in un eventuale ripescaggio.
Le dichiarazioni integrali di Bolchi e Carbone andranno in onda domani sera nel programma radiofonico Radio Forum sulle frequenze di Radio Amica in Blu.
Pier Santo Gallo
MODENA-CATANZARO 2-0: LA CRONACA
Il Modena colpisce con Graffiedi e con uno strepitoso Tisci.