I 23 mila lavoratori calabresi in regime di mobilità in deroga, e fra loro il personale che era in servizio nel famigerato call center Phonemedia, cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel, almeno per quanto riguarda il pagamento delle spettanze arretrate. È questo il dato emerso dalla riunione tenutasi ieri nella sede del Dipartimento regionale al Lavoro alla presenza, fra gli altri, del governatore Giuseppe Scopelliti, dell’assessore al ramo Francescantonio Stillitani e del competente dg Bruno Calvetta, della dirigente dell’Inps Maria Elisa Spagnolo e dei rappresentanti della maggiori organizzazioni sindacali. Al termine del lungo incontro, iniziato nel primo pomeriggio e protrattosi per diverse ore, a cui ha preso parte anche una ristretta delegazione di ex dipendenti di varie aziende, senza più occupazione da qualche anno, è arrivata la notizia tanto attesa. Il riferimento, come premesso, è all’an – nuncio dell’imminente corresponsione degli assegni arretrati (relativi, a seconda dei casi, a tre o più mesi del 2012) da parte degli enti preposti. Una boccata d’ossi – geno per le migliaia di famiglie prive di un’altra fonte di reddito. Persone giunte ormai allo stremo delle forze in chiave economica, ma anche psicologica. Gente con lo stato d’animo di chi ha passato giorni e giorni a protestare per strada, in Comune o davanti ai vari uffici pubblici deputati a intervenire. La Regione ha quantificato in 96 milioni di euro circa, la cifra necessaria per eliminare tutti gli arretrati, anche se con una trance di 40 milioni (che pare sia già disponibile) saranno almeno coperti ottobre, novembre e dicembre del 2012. Riguardo al 2013, invece, il nodo da sciogliere è quello del mancato accordo con il Governo da parte di moltissime Regioni italiane che si sono rifiutate di ricevere i fondi per l’anno in corso, senza ottenere rassicurazioni sui finanziamenti per quello vecchio.
Fonte: Gazsud