E’ sicuramente una delle icone musicali della nostra epoca. Mischa Maisky, che si esibirà sabato sera, 3 marzo al Politeama di Catanzaro assieme all’Orchestra della Provincia La Grecia, è da molti anni uno dei personaggi più originali e conosciuti sulla scena concertistica internazionale.
Violoncellista tra i più talentuosi al mondo, Maisky, lettone di nascita, ma cittadino israeliano, è decisamente eccentrico, imprevedibile, anticonformista.
Sarà lui l’indiscutibile star della produzione messa in piedi dalla Fondazione Politeama e dall’Orchestra della Provincia di Catanzaro, evento molto atteso dagli appassionati di musica sinfonica e certamente uno degli appuntamenti più importanti della stagione del teatro del Capoluogo.
Conferma così il Politeama la sua vocazione di teatro musicale e allunga la lista di grandi della musica mondiale che ne hanno calcato il palcoscenico.
Assai significativa è la collaborazione che si è realizzata anche in questa occasione tra il Politeama e l’Orchestra della Provincia di Catanzaro La Grecìa, fiore all’occhiello dell’Amministrazione provinciale.
Nato a Riga in Lettonia, dopo un breve periodo di studio nella sua città natale Maisky è stato ammesso al Conservatorio di Leningrado. Nel 1966 ha vinto un premio al Concorso internazionale Čajkovskij di Mosca, dopodiché ha proseguito gli studi al Conservatorio di Mosca nella classe di Mstislav Rostropovich.
Per Maisky ha avuto inizio così un periodo di intensa attività concertistica nell’Unione Sovietica. Nel 1972 è emigrato in Israele; dopo aver vinto nel 1973 il concorso Gaspar Cassado di Firenze ha debuttato con la Pittsburg Symphony Orchestra diretta da William Steinberg. Da un ammiratore ha ricevuto in dono un violoncello Montagnana del XVIII secolo, con cui da allora esegue i suoi concerti. Da oltre trent’anni tiene un’intensa attività concertistica in tutto il mondo.
Nel 1974 è divenuto allievo di Gregor Piatigorsky; è l’unico violoncellista che abbia avuto occasione di studiare sia con quest’ultimo che con Rostropovich. Da oltre trent’anni è considerato da critici, colleghi e pubblico uno dei maggiori violoncellisti attuali, stimato per la sua impeccabile musicalità, versatilità stilistica e padronanza tecnica.
Ha inciso numerosi dischi, spesso in formazioni da camera, assieme alla pianista Martha Argerich, il violinista Gidon Kremer e il violista Yuri Bashmet.