Intervistiamo

Metrocenter-Az-Comune e il Tar: “Chi pagherà i danni adesso?

La nota emanata dal consigliere comunale di Catanzaro, Vincenzo Capellupo: chi sosterrà le spese del Comune se gli imprenditori coinvolti chiederanno il risarcimento danni?
 

“Apprendo dalla stampa della decisione del Tar Calabria che consente l’apertura di due importanti attività commerciali in via Lombardi a Catanzaro.

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Superando i blocchi, ingiustificabili, voluti dall’amministrazione comunale Abramo. E su questo punto fin dal 2014 con interrogazioni ufficiali e denunce pubbliche ho chiesto, senza risposta, chiarezza e spiegazioni. Ricordo ancora la mia dura opposizione nel corso di una conferenza dei capogruppo del luglio del 2014 quando il Sindaco arrivò proponendo, tra lo stupore generale, il blocco del rilascio delle licenze commerciali in città.

Una proposta che mi sembrò subito assurda, limitativa della concorrenza e contraria agli interessi dei cittadini, dei consumatori e dei lavoratori. Una volontà politica, quella dell’amministrazione Abramo, che a molti è sembrata nascondere qualcosa ed essere frutto di valutazioni non prese nell’interesse generale. Una posizione di parte.

A tutto questo credo che i catanzaresi meritano risposta. Abramo, oggi, è il Sindaco del fallimento amministrativo ed il Sindaco che rischia di esporre l’Ente ad enormi danni patrimoniale. Cosa succederebbe, infatti, se gli imprenditori vessati in questi anni avviassero azioni di risarcimenti danno contro il Comune di Catanzaro? Cosa succederebbe se venissero provate condotte illegittime e non imparziali di funzionari, dirigenti e politici comunali? Chi pagherà?  Chi sono i responsabili di tutto ciò? A chi è giovato il ritardo di due anni nell’apertura di queste attività commerciali? Credo che i rilievi di questa vicenda siano gravi per Abramo e non solo, purtroppo, politici.”

Autore

Redazione

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1 Commento

  • Dovrebbe pagare il Sindaco di persona, visto anche che di soldi ne ha, ma come al solito pagheranno i cittadini (poveri) non di certo gli oligarchi (straricchi) che hanno spinto in una maniera o nell’altra questa assurda vicenda.

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