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Messina, con Eziolino Capuano per ritornare competitivi

Scritto da Emanuele Mongiardo

Dopo quattro anni di assenza, i siciliani tornano in Serie C

Dopo quattro anni, il Messina è finalmente riuscito a tornare in Serie C. I siciliani, la scorsa stagione, hanno chiuso al primo posto il girone I di Serie D e per quest’anno sperano di mantenere la categoria senza troppi affanni. A guidare i giallorossi alla vittoria del campionato ci aveva pensato il Salernitano Raffaele Novelli, allenatore salernitano che otto anni fa aveva occupato anche la panchina della Vigor Lamezia. Quest’estate, però, la società ha deciso di congedare Novelli per affidarsi a Salvatore Sullo, leggenda del Messina di Bortolo Mutti in Serie A.

Sullo avrebbe risvegliato il senso di orgoglio e di appartenenza dei tifosi, ma avrebbe dovuto rappresentare una garanzie anche a livello di gestione della squadra. Già vice di Ventura al Bari, al Torino e in nazionale, aveva allenato il Padova durante la stagione 2019/20. Da buon allievo di Ventura, il gioco di Sullo partiva dai difensori e dal regista, chiamati a tenere palla nelle prime fasi del possesso per attrarre gli avversari fuori posizione e giocare velocemente in verticale verso gli attaccanti. Partito con un 4-4-2, il Messina aveva iniziato la stagione in maniera scoppiettante, con un 4-4 esterno a Pagani: la squadra aveva giocato un calcio brillante con la palla, ma si era fatta rimontare allo scadere per via di una gran partita di Gigi Castaldo. Il Messina, in generale, aveva delle trame interessanti, ma era troppo fragile senza palla. In otto partite sono arrivati solo due pareggi e una vittoria. Per questo motivo, dopo la sconfitta contro la Monterosi, la società ha esonerato Sullo ed ha chiamato in panchina lo specialista numero uno della categoria in fatto di nozze coi fichi secchi: Eziolino Capuano.

Di Capuano si possono pensare e dire molte cose e per atteggiamento e dialettica, forse, non starà simpatico a tutti. È difficile, però, trovare un allenatore più preparato dal punto di vista tattico. Il Mister Wolf della Serie C è ripartito dal suo amato 3-5-2, capace in passato di dare certezze solide anche alle squadre più dissestate. In quattro partite sono arrivate due vittorie (contro Potenza e Campobasso), un pareggio (contro la Vibonese) e una sconfitta (contro la Juve Stabia). Il dato che più avrà apprezzato Capuano sono gli zero gol subiti contro Vibonese e Campobasso. Il Messina, insomma, sembra aver ritrovato solidità, la prima condizione da cui partire per essere competitivi contro qualunque avversario.

Il Messina di Capuano, nei suoi momenti migliori, sa già essere una squadra intensa, con poche direttrici ma chiare abbastanza per arrivare in porta. I due esterni si alzano e restano aperti per allargare la difesa e dare spazio alle combinazioni interne. Il possesso nel corridoio centrale, le verticalizzazioni verso le punte e il loro gioco a parete in particolare, servono per poi servire improvvisamente sulla corsa uno degli esterni, con le punte, le mezzali e l’esterno del lato opposto che attaccano l’area. Tra i due quinti di centrocampo, il tornante di destra Morelli è quello più abile a scattare in profondità senza palla e a dare sbocchi alla manovra con i suoi movimenti. Sulla sinistra, invece, Goncalves, autore del 2-0 contro il Campobasso, è più tecnico e più portato al palleggio. Il portoghese col numero tre, un classe 2000 davvero interessante per la categoria, sa chiudere le azioni sul secondo palo ed ha un mancino abbastanza educato da occuparsi dei calci piazzati. A centrocampo, la mezzala sinistra Simonetti è quella che accompagna di più l’azione nella trequarti offensiva. La coppia di attaccanti dovrebbe essere composta da Vukusic e Adorante. Il primo, croato con un passato al Pescara in Serie A nel 2012/13, è più abile a giocare spalle alla porta. Adorante, invece, ha un set di movimenti più vario. È molto dinamico, sa attaccare la profondità e legge bene ciò che accade in area: non a caso è capocannoniere della squadra con cinque gol.

Eziolino Capuano è una certezza della categoria. Per Calabro sarà difficile trovare sfide più interessanti dal punto di vista tattico.

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Emanuele Mongiardo

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