Il sindaco Rosario Olivo, in relazione alla lettera aperta inviatagli dal fratello di Massimiliano Citriniti, il giovane ucciso in tragiche circostante nel febbraio 2009, ha voluto confermare la vicinanza della Città e dell’Amministrazione comunale alla famiglia così duramente colpita.
“Massimiliano Citriniti resta nei cuori dei catanzaresi e la sua tragica fine, frutto di una violenza assurda quanto inaudita, rappresenta un monito per tutti coloro che perseguono la pacifica convivenza e la sicurezza dei cittadini. Nel messaggio di fine anno, ho rivolto un pensiero preoccupato a tutta l’area della sofferenza presente in città. In tale contesto, ho ricordato le vittime delle calamità naturali e ho rievocato la fresca ferita della morte del giovane vigile urbano Paolo Procopio, senza per questo volere dimenticare quanti, nel corso del 2009, sono stati vittime di fatti di cronaca che hanno scosso le nostre coscienze. Ho toccato con mano, nelle ore successive alla tragedia, il dolore insuperabile della famiglia Citriniti e so che questa ferita non si rimarginerà mai.
Il tema della sicurezza e dell’ordine pubblico nei quartieri a sud è stato e resta al centro della nostra azione. Al ministro dell’interno Maroni ho inviato, proprio nei giorni successivi alla tragedia del centro commerciale, una lettera con cui segnalavo la gravità di quanto accaduto a Catanzaro, chiedendo interventi concreti per contrastare la criminalità diffusa in quei quartieri e per affrontare, sia dal punto di vista della repressione, sia da quello della prevenzione, la spinosa questione di una comunità rom che stenta ad integrarsi. Qualcosa forse comincia a muoversi. L’elevazione della Questura di Catanzaro a dirigenza generale prelude ad un potenziamento di uomini e mezzi. Ci attendiamo la definitiva approvazione del PON Sicurezza, un progetto che ci permetterà di incidere sulle cause sociali richiamate dallo stesso Luigi Citriniti nella sua lettera aperta che in molti passaggi condivido. Non abbassiamo la guardia e sappiamo che dobbiamo fare di più per contrastare un degrado sociale che si è solidificato nei decenni in quelle realtà. Massimiliano non sarà dimenticato e l’intera Città continuerà a stringersi attorno ad una famiglia colpita nella maniera più crudele e che io, nel giorno di Capodanno, abbraccio idealmente”.