Ho preferito anticipare di qualche giorno il tradizionale messaggio augurale di fine anno, facendolo coincidere con il Natale, con una festa che ci aiuta a riflettere sui grandi valori come la vita, la famiglia, la giustizia, la sicurezza del lavoro, la salute, l’ambiente. Un saluto particolare voglio rivolgerlo a monsignor Antonio Ciliberti, arcivescovo metropolita di Catanzaro e Squillace, insostituibile guida spirituale della nostra comunità, e a tutti coloro che riconoscono nel Natale il più grandioso momento di amore nella storia dell’Umanità.
Il mio pensiero va, innanzitutto, alle tante persone che trascorreranno un Natale senza gioia: le persone sole, malate, colpite da gravi eventi familiari o afflitte dai tanti problemi che attraversano la nostra società, come la povertà, la disoccupazione e il disagio giovanile.Un pensiero speciale ai genitori di Federica, Fabio ed Eva, i tre ragazzi morti in situazioni assurde e inaccettabili negli ospedali calabresi, nella certezza che il loro dolce ricordo rappresenterà un grande stimolo per migliorare la sanità nella nostra regione ed evitare che tragedie similari possano ripetersi in futuro. Catanzaro, all’interno di questo quadro di “emergenza” riconosciuto anche dal governo nazionale, avrà un nuovo e moderno ospedale che assicurerà al Capoluogo, assieme al policlinico universitario e alle strutture private, un sistema sanitario di assoluto livello, capace di dare risposte tempestive ed efficienti ai cittadini. Un augurio dal profondo del cuore lo rivolgo ai dipendenti di Villa Puca che trascorreranno il Natale nella baracca di legno che ospita la loro coraggiosa azione di difesa del posto di lavoro. Li ho incontrati qualche giorno fa nel palazzo comunale, confermando loro il nostro forte impegno per la soluzione della vertenza: subito dopo le festività natalizie riprenderemo con vigore la battaglia per la salvaguardia di questi posti di lavoro, fiduciosi di ottenere risposte positive dall’assessorato regionale alla sanità.Desidero rivolgere un sincero ringraziamento a tutti coloro che anche in questi giorni di festa sono chiamati a svolgere i loro delicati compiti al servizio della collettività: penso agli operatori della sanità, alle forze dell’ordine, agli addetti dei servizi pubblici, ai vigili del fuoco, ai volontari che operano nelle strutture sociali, agli operatori dell’informazione.Un augurio agli immigrati che vivono e lavorano con onestà a Catanzaro, una città caratterizzata da tolleranza, senso dell’accoglienza, rispetto delle altre confessioni religiose. Ma soprattutto sento di rivolgere gli auguri più belli e sentiti a tutti i catanzaresi, sia quelli che vivono stabilmente nella nostra città, sia quelli – che sono davvero tanti – che pur vivendo in altre città italiane e straniere non hanno mai spezzato il forte legame con le proprie radici.L’identità cittadina è uno degli elementi-chiave del riscatto sociale, civile, culturale di Catanzaro. In questo primo anno alla guida del Comune ho puntato molto su questo aspetto, attraverso il recupero di un rapporto con i tanti catanzaresi di valore che si sono affermati in Italia e all’estero per le loro capacità. L’orgoglio di essere catanzaresi, spogliato da ogni tentazione campanilistica, diventa un fattore essenziale per una città che ha l’ambizione di rappresentare un modello per tutta la regione.E’ stata questa la molla che ci ha consentito, in controtendenza con il passato, di ottenere significativi riconoscimenti, come l’apertura dei corsi musicali di conservatorio, o di difendere con successo i diritti della città, messi inopinatamente in discussione, come nei casi dell’Agenzia delle Dogane, della Direzione Interregionale dell’Amministrazione Giudiziaria e dell’Italgas.I cittadini dovranno diventare sempre di più i reali protagonisti del cambiamento. Tutti coloro che possono dare qualcosa alla città, hanno il dovere e il privilegio di farlo. La filosofia vincente è quella del gioco di squadra, della sinergia, del coordinamento degli interventi. E’ questo lo spirito con cui stiamo costruendo il cosiddetto Piano Strategico, lo strumento che consentirà alla città e al suo vasto hinterland di proporsi come il reale polo direzionale della Calabria, attirando cospicui finanziamenti europei e nazionali. Non ci scoraggiano certo le graduatorie stilate da quotidiani nazionali che collocano la provincia di Catanzaro nelle ultime posizioni. Sarebbe facile per noi, insediatici da poco più di un anno, scaricare il peso di questi dati – peraltro riferiti al 2006 e ad un territorio vasto come la provincia – sulle gestioni passate, ma riteniamo sia necessario concentrarsi sul lavoro da fare piuttosto che perdersi nelle sterili polemiche.La Catanzaro del futuro prende finalmente forma. Il polo della Valle del Corace è ormai una realtà, anche fisica. Tra qualche giorno, sarà posata a Germaneto la prima pietra della “cittadella regionale” che rappresenterà la Casa dei Calabresi, ma anche un formidabile polo di attrazione per la nostra città. A pochi metri, sta crescendo a vista d’occhio il campus universitario che ospita le facoltà universitarie, mentre è ormai completata la nuova stazione ferroviaria a servizio della tratta Catanzaro Lido-Lamezia Terme. Tutta l’area è un fervore di iniziative strutturali, a cominciare dai nuovi tracciati stradali che renderanno più agile e sicura la mobilità veicolare. Lì sorgerà anche il nuovo ospedale che, nella nostra visione delle cose, dovrà essere bilanciato dalla presenza di importanti servizi sanitari nell’attuale Pugliese-Ciaccio e a Villa Bianca, a presidio della zona centro-nord della città.Il nostro progetto di legare il polo di Germaneto al centro cittadino con un sistema ferroviario metropolitano, dotato anche di un complesso di scale mobili, ha preso forza e vigore. Il protocollo firmato con la Regione e la Provincia prevede un investimento di 120 milioni di euro, 240 miliardi delle vecchie lire, a cui si aggiungeranno i contributi ministeriali.L’area di Germaneto movimenterà, tra pochissimi anni, qualcosa come 20-30mila persone al giorno, provenienti da ogni parte della Calabria per studiare, per farsi curare o per attività legate al governo regionale. L’anello ferroviario permetterà la mobilità di questa imponente massa di persone, collegando rapidamente le attività direzionali al centro cittadino, a Catanzaro Lido e agli altri quartieri, con un innegabile beneficio economico per tutto il Capoluogo.Stiamo pensando ad uno sviluppo armonico ed equilibrato della città, che non penalizzi il centro storico, ma ne esalti anzi le caratteristiche: il polo direzionale del Corace dovrà essere bilanciato da un rafforzamento e potenziamento del centro, processo peraltro già in atto.L’animazione del corso Mazzini in questi giorni di festa riempie il cuore. Il corso e le altre vie del centro storico presentano un volto decisamente diverso da quello dello scorso anno: la pedonalizzazione è ormai una conquista consolidata, anche perché è stata accompagnata da provvedimenti importanti come il reperimento di nuovi posti-auto, il completamento di piazza Roma, l’istituzione delle corse navetta, un programma fittissimo di attività culturali e spettacolari.Un salto ulteriore di qualità lo avremo con l’attivazione di due fondamentali strumenti che abbiamo varato recentemente: il Piano dei parcheggi e il Parco commerciale all’aperto. Ma sarà essenziale anche l’apporto dell’Università che si è detta disponibile a trasferire alcune sue importanti funzioni in centro.Delle tante cose fatte in questi mesi, dei molti lavori completati, avviati o appaltati nei vari quartieri, parlerò tra qualche giorno nel tradizionale incontro d’inizio anno con i giornalisti.Desidero solo fare un accenno alla questione della sicurezza, molto sentita dai cittadini. Su questo terreno, l’Amministrazione comunale sta facendo molto, nella consapevolezza che non è possibile abbassare la guardia, come dimostrano i recentissimi episodi di intimidazioni ai danni di commercianti. La videosorveglianza della città, che dovrebbe essere operativa prima della prossima estate, il potenziamento delle forze dell’ordine, l’azione della polizia municipale, l’opera di prevenzione nelle scuole e nei quartieri porteranno certamente buoni risultati.Devo sottolineare, a tale proposito, la straordinaria attività del prefetto Salvatore Montanaro che si sta spendendo al massimo per alzare i livelli di sicurezza in città e nell’intero territorio provinciale.Ai miei concittadini voglio rinnovare gli auguri per il Natale e per il nuovo anno, dicendo loro che la nostra è una città in movimento e in rapida trasformazione che può guardare al suo futuro con sufficienti ragioni di ottimismo e di speranza, soprattutto se sapremo fare prevalere nei prossimi mesi le ragioni dell’unità e del bene collettivo”.
Questo il testo del messaggio del sindaco Rosario Olivo ai cittadini catanzaresi in occasione del Natale.