La Striscia

Meno male che il Catanzaro c’è

Scritto da Redazione
Fra gioia e festa si comincia a pensare al futuro

Da lunedì 7 maggio, giorno successivo alla promozione dell’US Catanzaro, in mezzo al caos post-elezioni, i tifosi continuano a festeggiare la storica promozione. In città sono ancora visibili i colori giallorossi ben esposti sulle auto, sui balconi e alle finestre. Da lunedì si susseguono varie feste organizzate dai tifosi in locali privati o in piazza. Domani pomeriggio, dalle 16,30 in poi, nell’Area Teti del quartiere Catanzaro Marina ci sarà una nuova festa organizzata da alcuni tifosi titolari di esercizi commerciali del posto. Oltre alla squadra e allo staff dirigenziale sono stati invitati tutti i tifosi e i club organizzati che porteranno i loro striscioni. Altre iniziative ci saranno nei prossimi giorni e obiettivamente siamo ben lieti di tutto questo. Meno male che si parla della Catanzaro sportiva sui vari quotidiani sportivi nazionali che bilanciano in positivo quanto sta accadendo dopo il tanto chiacchierato scrutinio elettorale. E’ proprio il caso di dire meno male che c’è il Catanzaro.

Ma anche in questo clima di festa si è già cominciato a parlare di programmazione con alcune importanti dichiarazioni apparse su noti quotidiani nazionali di mister Cozza e del presidente Cosentino. Sembra un sogno tutto questo se pensiamo a cos’era il Catanzaro dodici mesi fa. Le vacanze saranno brevi perché il calcio non ha soste e come dicevamo sopra adesso si dovrà programmare la nuova stagione. Non parleremo finalmente di play off, se ce li giocheremo, se i calciatori saranno pagati e se l’anno prossimo ci iscriveremo. Forse questo vale più di una promozione. Chi ha voluto fortemente una società e una proprietà vera ha avuto ragione con i fatti.

Sia chiaro a tutti che la programmazione non dovrà essere solo tecnica e organizzativa dal punto societario. Bisognerà che questa società sia messa in condizione di poter lavorare. La questione più complessa è quella dello stadio e delle infrastrutture: riaprire i “distinti” e consegnare a una società che si è dimostrata seria e capace un impianto per gli allenamenti. In questa stagione è stato compiuto un vero miracolo grazie al binomio creatosi fra squadra e società, poi i tifosi hanno fatto il resto. Tutto l’anno si è utilizzato come campo d’allenamento il “Nicola Ceravolo” e sappiamo bene che così non si potrà continuare. Allo stesso tempo il mister e lo stesso presidente hanno più volte ricordato che bisognerà puntare sul rilancio del settore giovanile e non si può parlare di vivai senza le infrastrutture.

Questa sera, ospite dell’emittente televisiva Telespazio Calabria, il presidente Cosentino ha ribadito l’appello sullo stadio. Ha ricordato che doveva essere consegnato prima ad ottobre dell’anno scorso e poi a gennaio. Ora maggio è arrivato e ci si augura che per la prima partita di Coppa Italia il “Ceravolo” sia pronto per non correre rischi di divieti che penalizzerebbero società e tifosi.

Signori, dopo anni d’anonimato torniamo in quella C1 che un fallimento ci aveva negato dopo due umilianti campionati di serie B. In questa categoria, negli ultimi campionati disputati, il Catanzaro non è mai rimasto più di un anno: tre volte è stato promosso e una volta è retrocesso d’ufficio per una telefonata mai provata, che fa sorridere se pensiamo a quello che accade oggi nel mondo del calcio.

Ora che il tifoso giallorosso non ha più dubbi, potrà finalmente godersi un’estate come mancava da tempo, pensando al calciomercato e perché no, al sogno Serie B.

SF

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