Dalla Redazione

Matera-Catanzaro 4-0: le pagelle

Una sconfitta pesante che ha un nome e un cognome: Mario Somma
 

GRANDI: Tre parate provvidenziali nei primi quindici minuti, un’altra nella ripresa. Incerto sul primo goal quando la palla gli passa sul suo palo fra le gambe. Incolpevole sugli altri, in particolare i due nel finale segnati da “Somma”. VOTO 5,5

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DI BARI: Se la cava bene contro gli sguscianti attaccanti materani, soprattutto nei primi venti minuti della partita e nei momenti il cui Matera pressa con furore. Peccato che sul primo goal non abbia la necessaria cattiveria per chiudere il tiro calciato da Negro. Nel finale va nel pallone, ma le responsabilità non sono sue. VOTO 5,5
PRESTIA: Si disimpegna bene prima contro Negro, schierato falso nueve, poi contro Louzada. Va in bambola dopo le scellerate decisioni arrivate dalla panchina. Prenderlo in velocità è un gioco da ragazzi per calciatori rapidi come quelli di Auteri. VOTO 5,5
PATTI: Nella “bastardata” antisportiva è protagonista assoluto. Cerca di ridare palla a Grandi, sostituendosi agli avversari che non lo hanno fatto, ma non ci riesce.

L’errore di piazzamento sul secondo goal di Iannini è tutto suo. “Dorme” nell’occasione del fallo laterale, ma l’azione è ribaltata in velocità, una delle caratteristiche principali delle squadre di Auteri. Senza fare il corso a Coverciano, noi lo sapevamo e avremmo posto rimedio. VOTO 5
PASQUALONI: All’inizio non prende le misure sui lanci a tagliare per le ali dei centrocampisti avversari. Si salva comunque con tempismo sulle seconde palle e se la cava bene anche nella fase di appoggio nella fase offensiva. Poi dalla sua fascia di competenza arriva di tutto quando viene abbandonato al suo destino, “solo contro tutti”. 5,5
ESPOSITO: Costretto in un ruolo innaturale per le sue caratteristiche, con spirito e sacrificio fa tutta la fascia, marca e rincorre l’avversario, crossa al centro. Per fortuna ha un buon dribbling, ma quando perde palla sono dolori e anche qui è difficili attribuirgli colpe specifiche. VOTO 5,5
ROSELLI: La sua solita partita. Cerca di far legna per consentire a Carcione d’impostare il gioco. Si sacrifica, corre e cerca di mordere le caviglie agli avversari. Servirebbe qualità per far respirare l’ex Paganese, ma di certo non può fare il “Pirlo”. Qualcuno, comodamente seduto in panchina, forse lo pretende. VOTO 5,5
CARCIONE: Sin dai primi minuti è in difficoltà. Aggredito dai centrocampisti materani, spesso perde palla sulla pressione avversaria. Non è mai facile scaricare il pallone se hai le ali bloccate, un centrocampista con poca qualità al tuo fianco e attaccanti che puoi servire solo in profondità e con verticalizzazioni.Chi guardava dalla panchina forse pretendeva la luna, chi era sugli spalti lo avrebbe sostituito con un altro centrocampista o affiancato a un compagno che potesse spartirsi i compiti di filtro e impostazione. Il rischio che il secondo goal potesse nascere da una palla persa da Carcione era quasi certo come una giornata di vento a Catanzaro. VOTO 5

 

GIOVINCO: Rimane in campo tutta la partita. Gioca a sprazzi e quando lo fa crea qualcosina ma è davvero poco in novanta minuti. Per il resto Giovinco vive in penombra, sbagliando troppe occasioni favorevoli e rimanendo invischiato nella buona guardia dei difensori avversari. VOTO 5
BACCOLO: Anche lui gioca a sprazzi. Si divora, sbagliando un facile stop, il goal che poteva portare in vantaggio i giallorossi. Perde fallo nell’occasione della “bastardata” materana. Purtroppo con Carcione pressato non deve fare la sola fase offensiva perché è costretto a rincorrere gli avversari. Neanche Superman in campo avrebbe potuto fare contemporaneamente l’incursore e la diga nella zona nevralgica. Con i cambi finali effettuati dal mister è arretrato sulla mediana e sparisce nel vero senso della parola. VOTO 5

CUNZI: Ancora una buona prova dell’attaccante. Malgrado il suo fisico non sia quello di un gladiatore, lotta, riesce ddirittura in alcuni momenti a fare salire la squadra (compito che non gli si addice) sfiora il goal colpendo una traversa, fornisce un assist al bacio a Carcione e una rete forse valida gli è annullata. VOTO 6,5
TAVARES: Entra in campo al posto di Patti per cercare di far salire la squadra, poi finisce per essere marcato a turno da Giovinco, Cunzi, Campagna e Sarao nei quindici minuti finali. “Che confusione…”, avrebbero intonato i Ricchi e Poveri. VOTO 5
CAMPAGNA: Entra negli ultimi 17 minuti e vale lo stesso discorso fatto per Tavares. SENZA VOTO
SARAO: Nei dieci minuti finali si accolla l’onere di colpire di testa i lunghi lanci dei compagni. Ci riesce almeno in un paio d’occasioni ma la marcatura dei suoi compagni è strettissima. SENZA VOTO
MISTER SOMMA: 110 e lode a Coverciano. Non sarebbe una cattiva idea se l’AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio) emanasse una direttiva come la legge sulla patente a punti. 

Magari tre punti per gli esoneri, cinque per i cambi sbagliati effettuati, dieci per la presunzione e gestione del gruppo all’interno di una squadra di calcio.

Per quanto visto e fatto a Catanzaro (basta leggere la classifica) quel 110 e lode di Mario Somma, scenderebbe di colpo, senza alcun dubbio. Il Catanzaro remissivo e impaurito di ieri nei primi venti minuti ci può anche stare. La forza del Matera e la bravura del suo allenatore (che magari non avrà avuto a Coverciano il massimo dei voti) erano risapute. Non riuscire a trovare soluzioni a quanto accadeva in campo, dove Carcione era sistematicamente raddoppiato e impossibilitato a effettuare quel giro palla dal mister tanto decantato, era palese. Eppure Somma non ha fatto nulla per ricorrere ai ripari. Se il primo goal nasce da una “bastardata”, la marcia in più (anche atletica) dei calciatori materani era evidente a centrocampo. Sui cambi stendiamo un velo pietoso.

Il Mourinho del triplete interista, a venti minuti dal termine, inseriva una batteria di attaccanti se doveva recuperare il risultato. Ma lì il meno prolifico andava in doppia cifra. I numeri dei bomber del Catanzaro, invece, parlano chiaro. Il difensore Di Bari è il capocannoniere e abbiamo detto tutto. Insistere nel lasciare solo Carcione o non sostituirlo è un altro gravissimo errore. Prestare il fianco agli avversari a mezzora dalla fine sul due a zero è un’altra macchia indelebile sulla prestazione del tecnico di Latina. Si può anche perdere a Matera, ma non si può uscire dal campo umiliati e dare in pasto i propri calciatori ai tifosi e agli addetti ai lavori. 

Infine, consentiteci un’altra riflessione. Gli elementi entrati nel corso della partita, già dal martedì sanno che al massimo il loro posto sarà in panchina. Con che spirito ci si allena se sai a priori che al massimo puoi sperare in un infortunio o squalifica di un compagno? Discorso valido per chi gioca qualche minuto, ma anche per i vari Icardi, Van Ransbeeck, Bensaja, Basrak, Joao Francisco, Maita e anche per il ragazzino Moccia. Cosa dovranno fare per sperare di essere considerati? Non lo chiediamo a Somma perché il mister durante la settimana spiega schemi e soluzioni tattiche agli undici che al 99% scenderanno in campo, mentre agli altri ci pensa Ciro Ferrara.

A queste domande dovrebbe rispondere una sola persona: Antonello Preiti. Tralasciando infatti i problemi societari e la crisi di rapporti fra tifoseria e dirigenza, se parliamo di scelte tecniche, tutti i calciatori sopra nominati sono operazioni firmate da Preiti. Noi ci chiediamo che senso avesse portarli a Catanzaro. La società interrogherà mai Preiti per avere una risposta in merito?

Chi l’ha detto che i conti si fanno alla fine? Nel frattempo la società paga i “conti”. Paga Preiti, paga Somma e paga anche Erra. Insomma, cosa occorre per farsi sentire e prendere in mano decisioni serie prima che la barca affondi? Mister Gicos non conosce l’esperienza di Cagni a Catanzaro che somiglia moltissimo a quella di Somma. Ma dovrebbe ricordare Catanzaro-Carrarese del primo anno di C1. Saltò Cozza per una squadra che ormai non era più un gruppo e ci salvammo per il rotto della cuffia a Sorrento all’ultimo minuto. E quando parliamo di gruppo non vogliamo accusare i ragazzi, bensì chi ha il compito di gestirlo. Somma ha un contratto in scadenza, Preiti ha un pluriennale. Davanti a responsabilità così evidenti, la società non può fare finta di non vedere, non sentire, non parlare e soprattutto non agire. VOTO 4

Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

17 Commenti

  • Non voglio essere pessimista ma forse sarebbe opportuno guardare in faccia la realtà. A Catanzaro il calcio è ormai agli sgoccioli!!! Che senso ha continuare ad andare allo stadio se bene che vada quest’anno ci salveremo ai play-out. Che senso ha contestare Cosentino se dopo di lui il nulla. Continuate pure voi a triturarvi il fegato e a farvi acido il sangue!!!! Io da domenica penserò alla mia famiglia.

    • MA SMETTILA CON QUESTE CAZZATE, MA COSA VUOI VEDERE ANCORA, SIAMO RIDICOLI DALLA TESTA AI PIEDI, MA COSA DEVE ACCADERE ANCORA PER CONVINCERVI CHE SIAMO IN MANO AD UNA BANDA DI DELINQUENTI CHE CON IL CATANZARO STANNO FACENDO I LORO SPORCHI AFFARI. LO HA SCRITTO A CHIARE LETTERE SALVATORE IN QUESTO ARTICOLO, CI SONO UNA SERIE DI GIOCATORI CHE GIA’ SANNO DI NON FARE PARTE DEGLI UNDICI CHE SCENDONO IN CAMPO, E ALLORA PERCHE’ SONO STATI PRESI???? FATTI STA DOMANDA E DATTI UNA RUISPOSTA E POI DICI SE E’ FACILE ESSERE TIFOSI SOLO QUANDO SI VINCE.

      • Sarò ignorante ma non lo capisco, nel senso che posso capire Preiti ma non cosentino, non capisco poi come si faccia a guadagnare con una squadra che spende almeno 600.000 in più all’anno rispetto a quanto guadagna, ma magari non sono informato, se ci spiegate magari passiamo dalla vostra parte. Comunque non riesco a disinteressarmi del Catanzaro

  • ALLORA, ASSODATO CHE QUESTA GENTAGLIA NON SI DIMETTERA’ MAI, A MANGIATUTA E’ VASCIA CUI CAZZI, CHI DOVREBBE PRENDERE IN MANO LA SITUAZIONE??? IL NOSTRO CARO PRESIDENTE ???…..MA NOI NON ABBIAMO UN PRESIDENTE….MI DISPIACE AMMETTERLO, NOI NON ABBIAMO UNA SOCIETA’ DEGNA DI QUESTO NOME…..O COSENTINO CI VUOLE SMENTIRE????……

  • Tanto la Juventus ha vinto. .. a voi lordoni va bene così. Il catanzaro può anche chiudere e fallire. Il calcio è finito a cz .. tutti Torino

  • Concordo pienamente per quanto riguarda il giudizio su Somma…Scelte da dilettante puro (terza categoria-amatori) nelle sostituzioni…Spiegazioni-mea culpa "solite" (da saccente pomposo) nel dopo gara…Alla certezza che con 6 attaccanti non avremmo mai segnato, sia per mancanza di spazi che di rifornimenti ha aggiunto, non so se volutamente, che sarebbe da licenziare in tronco, la certezza di un’imbarcata, arrivata puntualmente…La determinazione con la quale applica i suoi concetti meriterebbe miglior sorte, per esempio, una bella vacanza in quel di Latina…Salvo tutti i calciatori; loro danno quanto possono…non è colpa se non riescono ad essere squadra. Ricordo che le squadre normali giocano con un centrocampo decente anche nel numero degli uomini, noi giochiamo un pauroso, tremebondo 5 2 1 2 …quando non diventa un bel 6 4 0

  • se c’è un voto più umiliante dello zero va dato a somma a sarao e giovinco un lusso per la categoria teniamoceli stretti cosi batteremo tutti i record negativi che possiamo raggiungere

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