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Marco Pompetti, un altro regista per il Catanzaro di Vivarini

Scritto da Emanuele Mongiardo

Marco Pompetti era salito alla ribalta due stagioni fa, con la maglia del Pescara. Classe 2000, scuola Inter, si era segnalato soprattutto per la qualità del suo sinistro. Per il delfino, il 2021/22 non era stato una buona stagione. Dopo la retrocessione dalla Serie B, gli abruzzesi si erano affidati ad un esperto della terza serie come Gaetano Auteri. Pompetti, nel suo 3-4-3, aveva trovato spazio nella coppia di mediani. Poi, però, a causa del cattivo rendimento, Auteri prima e Zauri dopo erano passati al 3-5-2, dove il centrocampista aveva agito soprattutto da regista basso.

In quella stagione, aveva totalizzato 4 gol e, soprattutto, 9 assist: numeri notevoli considerata la posizione arretrata. Pompetti era stato uno dei giocatori migliori del girone centrosettentrionale e il rendimento gli era valso l’approdo in Serie B con la maglia del Sudtirol. A Bolzano, però, il nuovo giocatore del Catanzaro non è mai riuscito ad esprimersi. Non era tanto un discorso di categoria, quanto di contesto tattico. Il Sudtirol di Bisoli era una squadra totalmente reattiva, che badava quasi solo alla fase di non possesso. Ai centrocampisti non toccava creare gioco, ma avevano il compito di scivolare da un lato all’altro, schermare la difesa e, occasionalmente, allontanare la palla dalle zone calde con qualche sgroppata: non proprio il modo migliore di usare Pompetti, che infatti non è mai riuscito ad imporsi.

L’ex Pescara ama toccare tanti palloni e dettare i ritmi della manovra, qualcosa che al Sudtirol di Bisoli proprio non interessava. Al Catanzaro, di certo, troverà un’idea di gioco favorevole alle sue caratteristiche: per questo l’acquisto di Pompetti sembra sensato.

Come gioca Pompetti

Il fondamentale migliore del repertorio di Pompetti è senza dubbi il gioco lungo. Col suo mancino può sventagliare sia verso destra che verso sinistra e non disdegna i lanci in profondità: tutte giocate di cui nel Catanzaro si occupano quasi solo Martinelli e Pontisso. Pompetti, allora, potrà tornare utile per isolare i due esterni in uno contro uno, soprattutto Vandeputte sulla sinistra. Per il resto, nonostante ami partire da regista basso, ha un dinamismo che gli permette di seguire l’azione anche in zone più avanzate di campo. Sotto pressione, poi, le gambe non gli tremano e sa sempre dare una soluzione di passaggio ai difensori.

Con un carnet del genere, è facile immaginare che Pompetti possa fungere da alternativa a Ghion – anche nel caso in cui, come ci auguriamo tutti, il centrocampista del Sassuolo dovesse ritornare. Ghion sul corto e in dribbling è superiore a Pompetti, che però aggiunge una fisicità (un metro e ottantadue d’altezza e due spalle belle larghe) che manca al mantovano. Non è detto, poi, che non possano giocare insieme, visto che quello del Catanzaro, più che un 3-5-2, è un 3-4-1-2 con Sounas alto sul centro destra: Pompetti, in determinati momenti, potrebbe prendere il posto di Verna, un po’ come ha fatto Pontisso quest’anno (i due hanno anche giocato insieme a Pescara, spesso in campo contemporaneamente).

Insomma, nonostante abbia poca esperienza in B, l’acquisto di Pompetti sembra azzeccato per qualità tecniche e duttilità. Il campo, come al solito, darà il suo responso, ma il fatto che l’Inter abbia mantenuto una percentuale sulla sua rivendita è indicativo di come il giocatore abbia le carte in regola per esplodere anche in cadetteria.

Autore

Emanuele Mongiardo

3 Commenti

  • Non può sostituire Ghion. Non so cosa stiano facendo ma sembra che il Pisa ce lo voglia fottere. Senza Ghion ci possiamo scordare la squadra dell’anno scorso.

  • PERFETTAMENTE D’ ACCORDO . SE ABBIAMO OK DEL SASSUOLO NON CAPISCO PERCHE’ NON SIA GIA’ CON NOI . SAREBBE UN BRUTTISSIMO COLPO SE DOVESSE ANDARE DA ALTRE PARTI . NON RIUSCIREI A DIGERIRLO .

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