In Calabria “franano colline intere” , costringendo le persone ad evacuare le proprie case “spesso costruite in aree fragili e a rischio”. In questa regione la situazione “è particolarmente preoccupante e le piogge previste per i prossimi giorni non fanno ben sperare”. Il Wwf fa il bilancio di una settimana di piogge e di smottamenti: nell’ultima settimana, infatti, sono 200 le frane segnalate in Calabria e ammontano già ad alcune decine di milioni di euro i danni stimati. Nella sola provincia di Cosenza sono 25 le strade bloccate a cui si sommano le 25 danneggiate. Alcuni ponti sono stati chiusi ed è sostanzialmente ferma la ferrovia della Calabria tra Cosenza e Catanzaro. Secondo il Wwf le risposte dello Stato alle emergenze calabresi, ma anche a quelle siciliane, “ancora una volta appaiono inadeguate. All’indomani degli episodi gravi di smottamenti in Sicilia infatti continuano i lavori per l’approvazione del piano casa della Regione, che ha appena decretato lo stato di calamità per gran parte della provincia di Messina”. Per il Wwf è “assolutamente inaccettabile” l’emendamento proposto che consentirà in Sicilia aumenti di cubatura. “Secondo il disegno di legge in discussione sarà possibile aggirare l’ordinario iter legislativo e sostituirlo con la semplice Dichiarazione Inizio Attività – conclude l’associazione – corredata dalle sole relazioni tecniche, portando a un nuovo sacco edilizio in Sicilia”.
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