“Il piano straordinario contro le mafie presentato oggi dal Governo durante il Consiglio dei Ministri svoltosi a Reggio Calabria, sancisce la volontà dell’esecutivo di impegnarsi con forza e decisione nella lotta alla criminalità organizzata”. È quanto afferma il senatore Vincenzo Speziali, segretario della Commissione Finanze e Tesoro di Palazzo Madama.
“La presenza costante e concreta che lo Stato ha voluto garantire alla nostra regione in questo periodo di forte inquietudine sociale – aggiunge – ha fatto si che si giungesse alla predisposizione di un intervento organico ed articolato senza eguali contro le mafie.
Dalla costituzione dell’Agenzia per la gestione dei beni confiscati alla realizzazione di un “testo unico” che raccoglie la legislazione antimafia; dalle misure in favore delle vittime delle estorsioni alla mappa informatica delle organizzazioni criminali, si è voluto mandare un messaggio chiaro e incontrovertibile: per combattere le mafie occorre volerle sconfiggere. Sono convinto – prosegue Speziali – che gli interventi messi in atto per fronteggiare gli ultimi episodi di cronaca verificatisi in Calabria, possano favorire una “nazionalizzazione delle strategie antimafia” in grado di coordinare al meglio l’attività, istituzionale e giudiziaria, degli organi preposti al contrasto della malavita organizzata.
“La presenza costante e concreta che lo Stato ha voluto garantire alla nostra regione in questo periodo di forte inquietudine sociale – aggiunge – ha fatto si che si giungesse alla predisposizione di un intervento organico ed articolato senza eguali contro le mafie.
Dalla costituzione dell’Agenzia per la gestione dei beni confiscati alla realizzazione di un “testo unico” che raccoglie la legislazione antimafia; dalle misure in favore delle vittime delle estorsioni alla mappa informatica delle organizzazioni criminali, si è voluto mandare un messaggio chiaro e incontrovertibile: per combattere le mafie occorre volerle sconfiggere. Sono convinto – prosegue Speziali – che gli interventi messi in atto per fronteggiare gli ultimi episodi di cronaca verificatisi in Calabria, possano favorire una “nazionalizzazione delle strategie antimafia” in grado di coordinare al meglio l’attività, istituzionale e giudiziaria, degli organi preposti al contrasto della malavita organizzata.
È un compito gravoso – conclude – il cui positivo esito consentirà ai cittadini della Calabria e del Meridione di ricucire il legame di fiducia con uno Stato finalmente rispondente alle loro bisogni di legalità e di partecipazione sociale.