L’OCCHIO SULLA CITTA’ – La rotatoria di S. Maria è opera del fare

La
politica è la scienza di governo. Si può governare in tanti e svariati modi.
Andreotti, mia icona d’insegnamento metodico, diceva che bisogna essere eletti
per governare e non governare per essere eletti. Abbracciando questo assioma
del grande Giulio, ho iniziato a istituire un’azione governativa tesa al
raggiungimento di una migliore qualità di vita comunitaria. Certo la Circoscrizione
è un ente anomalo, senza un proprio bilancio e senza deleghe precise da
esercitare, eppure fin dall’inizio dell’attuale mandato è apparso subito chiaro
l’obiettivo da raggiungere, da perseguire, anche con le difficoltà enunciate nello
statuto di un’amministrazione senza portafoglio. Ci abbiamo creduto, non tutti
inizialmente, ma ci abbiamo creduto. Ci è costata tanto, soprattutto in termini
di tempo. In molti casi la disperazione per il possibile fallimento ci pervadeva,
allarmata da uno stato di stress alto, altissimo, che ci portava vicino alla
naturale, conseguente, rinuncia dell’obiettivo. La guida in questo caso si deve
dimostrare autorevole ed esperta, come d’altronde si è rivelata, e proprio
perché abbiamo scelto la strada del fare e dell’amministrare sapevamo che,
alcune operazioni, si potevano rilevare concreti e solidi sotto l’aspetto
amministrativo e politico, poco premianti in termini elettorali. Avremmo potuto
tacere, assecondare, aspettare, non fare, non agire. Ma questo non rientra
nelle nostre abitudini. La Calabria ha nel suo capoluogo di Regione lo specchio
della sua posizione sociale, almeno così dovrebbe essere. Non potevamo
permettere che Catanzaro continuasse ad avere la maggiore arteria stradale con
un sistema che definire obsoleto non offende chi è passato dal quadrivio
centinaia di volte. Certo c’è chi lo preferirebbe, non curandosi che recenti
studi sulla psiche hanno dimostrato che i semafori creano uno stato d’ansia
all’automobilista, soprattutto in prossimità dell’accensione della luce rossa,
quando molti decidono di accelerare o addirittura di passare con il rosso per
via di quella “tolleranza” accertata e pericolosissima, soprattutto dove
transitano pedoni. Ci saremmo potuti fermare al primo no dei tecnici, del
Comune, dell’Anas, della Provincia. Non l’abbiamo fatto. Non l’ha fatto l’Aci,
con la quale abbiamo condiviso un lavoro sinergico, non l’ha fatto il
Presidente Mancuso, non l’ha fatto l’Assessore Tassoni. Ora se Catanzaro
qualche anno fa era una “città nel pallone”, con centomila allenatori, spero
che intanto non sia diventata una “città nella rotonda” con centomila
esperti  di rotatorie.

L’esperto
sportivo paragonerà il momento con quello delicato del calciomercato, che
precede la costruzione di una squadra, fase critica che ha bisogno della
serenità dell’ambiente che, successivamente, apprezzerà o contesterà l’operato
della società. Allo stesso modo, dopo aver atteso anni ed anni, forse, sarebbe
il caso di aspettare qualche giorno e vedere completata quest’opera per poi
analizzarla, discuterla, commentarla, ed eventualmente contestarla, sicuri di
una sola cosa, quando si lavora e si fa, si può sbagliare,  l’importante è ammetterlo e porre dei rimedi. Io,
Consigliere Circoscrizionale e Vice Presidente, continuerò a sostenere le
azioni di questo governo, mirate al raggiungimento dell’obbiettivo del nostro
mandato, spendendomi nel fare ma, soprattutto, attento a non rinnegare i
principi del Divo Giulio.

Davide
Ruga

Vice
Presidente Terza Circoscrizione    

Autore

Redazione

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