L’OCCHIO SULLA CITTA’ – Intervento dalla Georgetown University USA

Osservatorio sul decoro urbano crescita sociale

Intervengo sempre con molto piacere su tematiche riguardanti la città di Catanzaro. Questa volta l’occasione mi viene fornita dalla concomitanza di alcuni eventi: l’inaugurazione del Marca, l’impegno sul litorale di Giovino e l’Osservatorio sul decoro urbano di cui, in questi giorni, apprendo la costituzione leggendone con compiacimento le iniziative poste in essere.
Ritengo a ragion veduta che una città che voglia seriamente riposizionarsi su livelli di eccellenza rappresentandosi al contempo quale città europea, com’era ad esempio Catanzaro all’epoca delle sue prestigiosissime seterie, non possa prescindere da alcuni e ben identificabili fattori. Cito le seterie, e con esse la crescita economica e socio-culturale di quella Catanzaro, perché solo riscoprendo il passato una politica accorta e sensibile può capire come impostare lo sviluppo futuro senza dover intercettare affannosamente altre soluzioni che apparirebbero artificiose e non consone al territorio. Ecco perché saluto con ammirazione e compiacimento sia l’impegno dell’amministrazione comunale a creare finalmente un quartiere turistico lungo la costa, sia la creazione del Museo delle Arti Catanzaresi da parte dell’amministrazione provinciale, sia la costituzione di un osservatorio sul decoro da parte di libere associazioni locali: pur trattandosi di eventi completamente differenti l’uno dall’altro, non deve sfuggire a nessuno un comune significato recondito che intravedo in tali iniziative, ovvero una crescita di sensibilità civica che, mi auguro, possa fabbricare una nuova e colta classe dirigente.
Catanzaro può integrarsi nei migliori ambienti europei, traendone enormi vantaggi, se dà reale valore alle sue risorse: il turismo, il ruolo direttivo regionale, il recupero storico-culturale. Tutto ciò che riguarda il turismo passa quasi esclusivamente da ciò che il Comune saprà fare nei prossimi giorni, posto che voglia disegnare un moderno quartiere turistico che preveda strutture ricettive in luogo delle villette. Il ruolo direttivo sarà compiuto con la Cittadella Regionale e se ad essa saranno però accorpati anche i tanti uffici e funzioni attualmente dislocati fuori dal capoluogo (Soprintendenze, RAI e altro). Il recupero storico-culturale passa invece da due fattori: il primo riguarda un virtuoso circuito culturale tout court che comprenda l’Università (possibilmente da diffondere anche nel centro cittadino), i Teatri, le Scuole d’Arte, il Conservatorio, i Musei; il secondo fattore riguarda il recupero urbanistico della città, specialmente del suo centro storico che deve essere oggetto di un restyling che lo riporti alle dimensioni ed al fascino di un tempo. In tal senso interpreto positivamente l’iniziativa volontaria di un gruppo di associazioni e cittadini che ha costituito l’Osservatorio del decoro urbano avente lo scopo di segnalare e sollecitare agli enti preposti la soluzione sul degrado che si palesa nelle forme più diverse, dai muri imbrattati all’igiene pubblica, dagli obbrobri urbanistici agli ambulanti abusivi, dall’inquinamento ambientale alle aiuole incolte, dalla segnaletica sgradevole ai parcheggi nelle piazze del centro storico, dalla raccolta differenziata alle barriere architettoniche. Ho apprezzato, di questo Osservatorio, anche la recente invettiva sulla bruttura che si sta costruendo nella piazza centrale del quartiere marinaro, che andrà ad infoltire l’elenco di interventi inutili di cui già fanno parte la vasca del Pianicello, l’ascensore di Bellavista, la fontana di piazza Duomo, la pista ciclabile di Viale Isonzo, assieme alle palle, ai chioschi ed alla scala di piazza Matteotti.
C’è molto da fare, ivi compreso un corso di storia, estetica e buon gusto per quanti progettino la riqualificazione urbana. Spero che le iniziative volontarie provenienti dalle associazioni come l’Osservatorio sul decoro, al pari delle iniziative pubbliche come l’istituzione del Conservatorio Musicale e del nuovo prestigioso museo Marca, siano indice di una crescita sociale collettiva.
Mercoledì 2 aprile 2008
Prof. Egidio Campagna
Georgetown University

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