Sballottati tra lo squallore di un mondiale cancellatutto e una iscrizione nella terza serie!
di Giuseppe Mangialavori
Sono pensieri che non puoi fare a meno di gridare se possiedi un minimo di dignità e onestà con te stesso. Nascono spontanei e non te ne puoi vergognare. Sei stato educato sin da bambino allo sport e ai valori che lo sostanziano, sei stato innamorato del calcio, di quella sfera che in tenera età era di plastica della serie “super santos” super gonfio o mestamente bucato e con gli amichetti a giocare in cortile stracolmi di felicità (e di automobili con quelle marmittone così antipatiche…) e con i nomi dei tuoi beniamini gridati al cielo. Ti impossessavi ribattezzandoti Angelo Mammì, Massimo Palanca, Improta, Maldera, Edy Bivi, Borghi, Sabato, Nastase e poi ancora Pozzani, Pellizzaro, Zaninelli ecc. ecc. Quante sudate, quante ginocchia sbucciate con il vano tentativo di nasconderlo alla mamma al tuo ritorno a casa.
Dagli schizzi d’acqua sulla spiaggia in estate a mare alle irriverenti piogge o peggio nevicate invernali ai beneaugurati pollini primaverili come prologo alla conclusione delle fatiche scolastiche. Della tua squadra del cuore conoscevi solo i nomi dei calciatori e forse solo quelli dei più meritevoli, poi l’allenatore e il Presidente, stop. Era sempre serie A, qualche volta B, ma il ping pong si fermava alle prime due lettere dell’alfabeto. La serie C? Oggetto sconosciuto o non meglio identificato per quelli della mia generazione, consuetudo (ahimè) e religione di vita per le generazioni a seguire…
E inizia il primo scandalo scommesse e la vittoria dei mondiali del 1982 con le semi-sanatorie, il Catanzaro militava in serie A! Che bei ricordi. Quel grido pregno di orgoglio: “…la nostra serie A, si chiama onestà”! (Anche i ripescaggi hanno un effetto diverso e soprattutto un sapore diverso
Il tempo passa tradendo anche i bei ricordi, ti volti indietro con una punta di nostalgia mista allo sgomento del presente e ti ritrovi addirittura con il pericolo della sopravvivenza. Come scorgere che quella linfa vitale che ha accompagnato le stagioni del tuo esistere, ora rischia di scomparire. Ma oramai oggi giorno tutto è normale!
E’
normale (nella norma, nella regola) che la più titolata squadra d’Italia (ma non d’Europa…ahi, ahi, aveva ragione Rumenigge), capeggiata da mafiosi travestiti da gentiluomini, stia a capo dell’arancia meccanica dello sport nazionale, è
normale che non si abbia il diritto di parlarne o di provare vergogna, è anche
normale che si festeggi per l’ennesimo furto con la non meglio velata speranza di farla franca…, e con una parte (è giusto non fare di tutta l’erba un fascio) degli stessi approfittatori che sperano di conservare il “bottino”, è
normale che l’On. Paniz, deputato della Repubblica Italiana, invece di lavorare per il Popolo Italiano dal quale è stato eletto (profumatamente retribuito per questo) e sforzarsi di imparare un minimo di diritto costituzionale per svolgere al meglio il proprio compito/missione, si prodighi nel dire che se l’Italia dovesse vincere i Mondiali, sarebbe augurabile una “sanatoria” (
???) per cercare di cancellare il lordume (
ci costringeranno anche a tifare contro l’Italia!), e, per par condicio, è
normale che l’On. Mastella, Ministro della Giustizia, colui che dovrebbe essere il garante massimo, gli strizzi l’occhio (seppur di parte politica avversa) con la prospettiva (malcelata dallo stesso) di dare una mano al figlioletto mattacchione dell’amico De Mita!
(Che schifo, che schifo nello schifo!). E poi è ancora
normale che
una squadra come il Catanzaro sia retrocessa per due anni di seguito e all’ultimo posto senza che qualcuno storca neanche un po’ il naso, è
normale che ci siano coloro che dovrebbero porgere i fatti (sulla carta stampata e non…) che al contrario porgono strumentalmente le lingue affannate ai deretani di questo o quello e offendono l’intero Ordine dei “giornalisti”, è
normale che dopo due anni di serie B in un solo quadrimestre sbuchino fuori dal nulla quattro milioni di euro di passivo!!! E’
normale che qualche bene informato abbia la faccia tosta di parlare di necessità di
spalmare questa “sorpresina” come si trattasse della
Nutella, è
normale che il
popolo belante creda che il ciuccio voli più in alto delle Aquile giallorosse (non parlo del Napoli, quello ci ha già superati), insomma:
è tutto n_o_r_m_a_l_e! Il tutto nel nome del principio cardine: “f..… il prossimo tuo” disconoscendo il “come te stesso”, perché anche la storia recente delle vicende giallorosse, dimostra che quel “come te stesso” gli eventi lo restituiscono
sempre al mittente della f…….. Alla faccia dello sport!
E allora in questa estate timida nel palesarsi, non ci resta che gioire per avere battuto nientepopodimenochè, udite udite, fiato alle trombe Turchetti (scusami Mike!) il Ghana e fare sfilate impazzite di gioia, ubriachi di qualcosa che ancora non c’è e, contestualmente, in questi tepori post-elettorali non ci resta che gioire nientepopodimenochè, udite udite, fiato alle trombe Turchetti (arì-scusami Mike!) per una difficilissima iscrizione in C1 pregna di interrogativi e di cessioni frettolose da effettuare (vedi Giorgio Corona) con la speranza di fatturare il più possibile. Vorrei tanto che il mio dire fosse figlio della demagogia, del pour parler (in questo caso “pour écrire”), ma purtroppo lo sconforto è reale e totale.
Ci hanno scippato una passione, ora stanno cercando di rubarci anche le coscienze e la fede nel vero e nel giusto. L’augurio è che non ce la facciano e che un minimo di orgoglio e dignità, sopravviva in tutti noi.
Forza “U.S. Catanzaro 1929“, non tentate di propinarci altri nomi o altre soluzioni, noi non ci saremo. Fate il vostro dovere perché dopo le amarezze patite è il minimo che dovete al nobile Popolo Giallorosso.
Giuseppe Mangialavori
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