Al San Filippo di Messina il Catanzaro scende in campo per il 32^ turno del campionato di serie C girone meridionale. Sarà l’ultimo turno infrasettimanale del torneo, poiché le successive sei giornate del torneo saranno disputate con cadenza settimanale e di domenica salvo anticipi al sabato o posticipi al lunedì.
Pur essendo un testa coda con una differenza di 22 punti, la partita per i giallorossi calabresi non è affatto facile. Il Messina è in piena zona play-out e distante quattro punti dalla salvezza diretta. Inoltre i peloritani arrivano da due sconfitte consecutive e vogliono rilanciarsi. Anche il Catanzaro arriva da due sconfitte di fila. Soprattutto quella in casa con il Bari pesa tantissimo perché in pratica ha di fatto sancito la fine della contesta per il primato.
Il morale delle due squadre non è dunque dei migliori, entrambe hanno bisogno di un guizzo per ripartire e mettere da parte le scorie delle ultime giornate. Per Vivarini il compito non è dei più facili dal momento che ha avuto solo due giorni che per risollevare la condizione psicologica del gruppo e affrontare la trasferta siciliana. Settanta cuori giallorossi accompagnano la squadra in Sicilia e si sistemano nel settore ospiti.
La formazione che il tecnico catanzarese manda in campo subisce una sorta di rivoluzione pur lasciando invariato il 3-4-1-2. Nocchi fra i pali è riconfermato anche perché Branduani è squalificato. L’assente Martinelli è rimpiazzato da Gatti nel trio difensivo completato da Fazio e Scognamillo. A destra dal primo minuto c’è l’esordio dell’islandese Bjarkason mentre sull’altra corsia è confermato Vandeputte. Cinelli nel mezzo è sostituito dal rientrante Maldonado che fa coppia con Verna . Si rivede Carlini dall’inizio che sostituisce Sounas mentre Iemmello fa il suo esordio fra i titolari in coppia con Biasci.
La partenza del Messina è esaltante e Nocchi deve subito intervenire per neutralizzare un bel tiro a giro di Damian indirizzato all’incrocio dei pali. Man mano che passano i minuti i giallorossi catanzaresi cominciano a fare gioco e confermano la superiorità tecnica che si infrange subito contro alcune decisioni arbitrali discutibili. La più eclatante sul rigore non concesso dopo un solare tocco di mano di Carillo su un’incursione di Iemmello. La gara prosegue fra lo stupore generale e non c’è neanche il tempo di recriminare per il penalty non concesso che al 16′ arriva il vantaggio del Messina su un altro episodio controverso. Un assist dell’ex Statella buca la difesa in linea del Catanzaro e serve Fofana bravo a controllare in area e battere Nocchi in uscita..
Dalle immagini è difficile capire se l’ivoriano sia in posizione di fuorigioco o se invece sia tenuto in gioco da Fazio. Fossimo stati in categorie superiori la decisione sarebbe stata affidata al Var, ma in serie C conta ciò che vede l’assistente e l’arbitro, dunque gol regolare e partita subito in salita.
Lo svantaggio non manda il Catanzaro in crisi che ritorna a manovrare e fare la partita. Carlini da due passi sfiora il pari ma poi è Iemmello che su assist di Vandeputte di testa brucia il suo diretto avversario e segna la prima rete con la maglia della sua città.
La ripresa inizia sulla falsariga del primo tempo e il Catanzaro raccoglie i frutti con il colpo di testa di Carlini servito ancora dal belga Vandeputte che fornisce il suo quindicesimo assist in questa stagione. La partita potrebbe chiudersi con Biasci dopo che di sinistro su un servizio in profondità colpisce la traversa e poi ancora con Cianci servito dall’onnipresente Vandeputte con la conclusione dell’ex barese fermata sulla linea da un difensore.
Sull’azione il belga ed ex Vicenza va in gol dopo essere uscito e rientrato in campo facendo dunque scattare il fuorigioco. L’azione rimanda subito a quella beffa dell’Avellino al “Ceravolo” della passata stagione, con protagonista Bernardotto che segnò uscendo dal campo e poi rientrando. All’epoca quel goal decretò la vittoria degli irpini.
A questo punto Raciti tecnico del Messina getta nella mischia Piovaccari e Adorante, due attaccanti in grado di creare problemi. Pur non facendo sfracelli i padroni di casa si gettano in avanti alla ricerca del pareggio. L’esperienza di Piovaccari mette in difficoltà in alcuni frangenti Bayeye subentrato a Bjarkason e anche Gatti ha qualche défaillance di troppo sulla sua corsia di competenza.
Due angoli consecutivi sono il preludio al goal dei peloritani. Russo parte da destra e Piovaccari lasciato libero nell’area grande si prepara per un’improbabile sforbiciata che si trasforma in un assist per Adorante bravo ad avventarsi sulla sfera, anticipare Scognamillo e battere da due passi l’incolpevole Nocchi.
Prima del goal subito Vivarini oltre Bayeye aveva fatto entrare Welbeck in luogo di Maldonado e Bombagi e Cianci rispettivamente per fare respirare Carlini e Iemmello autore di una prestazione di qualità a prescindere dal goal. Il Catanzaro aveva anche sciupato uno slot nella girandola dei cambi per un malinteso fra arbitro e panchina. Quindi Vivarini adesso non ha più cambi.
Con la beffa del pareggio il Catanzaro non si disunisce. Mancano quattro minuti più recupero e può accadere di tutto. Un rilancio di Nocchi trova la spizzicata di Cianci per Bombagi che con un tocco sopraffino riesce a verticalizzare per Biasci. L’acquisto di gennaio si conferma un cecchino infallibile e con un destro delizioso fulmina Lewandowski che può solo guardare la palla che s’infila lentamente all’angolino sulla sua destra. L’azione sembra quella del calcio inglese di una volta ma anche attuale. Palla lunga del portiere per il centravanti sponda e poi la ricerca della profondità.
Il Catanzaro si ritrova in vantaggio dopo solo due minuti. La partita si avvia al termine. Il 2 a 3 al San Filippo può passare agli archivi e i tre punti che consolidano il secondo posto sono portati a casa. L’aver rivisto in campo dall’inizio e in palla calciatori del calibro di Iemmello, Carlini e Maldonado non può che essere un bene in ottica futura.
Recuperare fisicamente e moralmente calciatori così importanti che hanno giocato di meno è necessario perché solo con una rosa corposa e composta da elementi di qualità si possono raggiungere determinati obiettivi.
Domenica al “Ceravolo” sarà ospite la Turris alle 14,30. Ci sarà da consolidare la posizione in classifica, vendicare la sconfitta dell’andata, ma soprattutto recuperare ancora più certezze in ottica del rush finale mai come stavolta decisivo in chiave play-off.
Lorenzo Costa