Avversario di turno

L’Isola Liri al ”Ceravolo” per preparare i play-out

Squadra e società contestate proprio alla vigilia degli spareggi che potrebbero regalare l’unico sorriso della stagione
ISOLA DEL LIRI – Sipario sulla stagione regolare. Fari puntati sui play-out. L’Isola Liri arriva a Catanzaro per l’ultima di campionato con intenti simili a quelli del Catanzaro. Risparmiare energie, infortuni e cartellini in visto di una post-season che si prospetta molto complicata. La squadra laziale è penultima in classifica, con pochissime speranze di riagganciare la Val di Sangro. Il terzultimo posto non cambierebbe comunque niente in vista dello spareggio secco per restare in Seconda Divisione. Sarebbe diverso l’avversario (quasi certamente la Vibonese, anziché una tra Manfredonia, Melfi e Aversa) ma non la sostanza. L’Isola non potrà accontentarsi di due pareggi.
UNA STAGIONE ORRIBILE – La stagione dell’esordio tra i professionisti dell’Isola Liri rischia di trasformarsi in una penosa odissea verso il ritorno tra i dilettanti. L’unica buona notizia è che la Vigor Lamezia ha fatto ancora peggio dei bianco-rossi, consentendo alla società del presidente Costantini di giocarsi la permanenza tra i professionisti in due partite secche. L’ambiente, entusiasta per la promozione, si è pian piano raffreddato fino ad arrivare alla contestazione aperta e alla diserzione del minuscolo stadio “Nazareth”. Una contestazione, figlia dei risultati e dell’atteggiamento di squadra e società. L’esonero a novembre di Ferazzoli, il tecnico della promozione, non è stato digerito. Il gioco non si è mai visto. Il muro contro muro è arrivato nelle ultime settimane, quando il patron ha deciso di chiudere la gradinata scoperta (per le reiterate multe inflitte alla società). Lo sciopero dei calciatori per un pagamento arretrato è stato l’ultima mazzata che ha scalfito anche il rapporto tra tifosi e squadra.
IL MATCH D’ANDATA – La rosa allestita dalla società per la Seconda Divisione non era delle migliori. Già in occasione della gara d’andata al “Nazareth” contro il Catanzaro si era visto un divario tecnico incredibile, nonostante il risultato finale di parità sancito dai gol di Pignalosa e Di Maio. Le due squadre giocarono in inferiorità numerica per quasi tutta la gare, a causa dell’affrettata doppia espulsione di A. Montella e Risi. Una partita nervosissima con risse continue in campo e nei pressi delle panchine, oltre che provocazioni in tribuna ai danni di alcuni giornalisti catanzaresi. Zecchini imbrigliò il Catanzaro di Provenza con una gara tutto cuore e speculazione.
SCARSA QUALITÀ – Del resto il tecnico non ha avuto a disposizione molti uomini di qualità intorno ai quali costruire un progetto importante. L’unico elemento dalle spiccate doti tecniche è forse il fantasista La Cava, oltre al bomber Pignalosa autore di 11 gol in questo campionato. E a gennaio sono partiti anche due ottimi giocatori come il terzino sinistro Pagano (approdato all’Aversa) e soprattutto l’esterno destro Galuppi (finito al Gela). I sostituti, Bombara (Paganese) e Luciani (del Pescina) li hanno fatti rimpiangere. Il crollo della squadra è stato verticale. Nelle ultime 9 partite l’Isola ha racimolato 6 punti e una sola vittoria casalinga contro la Vibonese grazie a un gol di Pignalosa.
LA TESTA AI PLAY-OUT – Domenica il clima al “Ceravolo” dovrebbe essere molto più amichevole. La priorità per le due squadre è il recupero di giocatori in vista della post-season e il tentativo di evitare squalifiche che andrebbero scontate proprio agli spareggi. Zecchini dovrà fare a meno di Giacalone (fermato dal Giudice Sportivo) mentre rientrerà dalla squalifica Matrisciano. Il tecnico dovrebbe optare per un minimo di turn-over, tentando anche il recupero di Ranalli e Cagnale in ottica play-out. Per centrare un obiettivo che sarebbe vitale.

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Redazione

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