Prendiamo atto con soddisfazione della notizia diffusa dal sindaco Traversa in merito alla segnaletica stradale urbana e autostradale, attraverso cui si intende finalmente porre rimedio a vecchi e nuovi errori, costantemente evidenziati dal nostro movimento. Le aree di intervento, sulle quali ci auguriamo si metta seriamente mano, dovrebbero essere due: quella riguardante l’A3 dove, misteriosamente, negli ultimi anni è scomparsa la dicitura “Catanzaro” sia sugli svincoli che lungo il tracciato, e quella concernente il territorio comunale al cui interno abbiamo rilevato moltissimi segnali non conformi al codice della strada (indicazioni di quartieri cittadini fatti erroneamente su fondo blu anziché su fondo bianco, e via discorrendo).
Siamo pertanto compiaciuti che il sindaco abbia colto questa nostra vecchia opera di sensibilizzazione – che riteniamo fondamentale per la corretta comunicazione cittadina – portata avanti negli ultimi anni sia attraverso numerosissime segnalazioni, sia attraverso il coinvolgimento diretto delle autorità preposte. Infatti, già il 3 aprile del 2009 evidenziammo tramite missiva all’ing. Tonti dell’ANAS l’inspiegabile scomparsa di Catanzaro dallo svincolo autostradale di località Sant’Eufemia; a quella sollecitazione facemmo seguito – in data 26 ottobre dello stesso anno – con un’ulteriore segnalazione all’AISCAT di Roma (Comitato per la segnaletica e la toponomastica autostradale) e all’ing. Mazziotta, affinché il problema fosse messo in giusta evidenza. Dopodiché una delegazione del nostro movimento ha incontrato per ben due volte il geometra Angelo Stillavato, responsabile dell’apposito settore presso l’ANAS di Cosenza che ha pertinenza sulla A3, perché si rimediasse allo sconcio istituzionale causato dalla soppressione della dicitura “Catanzaro” sul portale, sulla cuspide e in prossimità dello svincolo autostradale di Sant’Eufemia Lamezia. Con i gravi disagi che oggi evidenzia giustamente anche il sindaco Michele Traversa il quale, perciò, bene ha fatto a investire della problematica il capo compartimento dell’Ufficio per la Salerno-Reggio Calabria, ing. Sebastiano Wancolle.
A questo punto ci auguriamo che il capoluogo di regione possa essere correttamente presente e indicato anche attraverso le cosiddette “chilometriche” lungo il tracciato autostradale che ne indicano – da nord come da sud – la distanza dallo svincolo. Rassicurazioni in merito abbiamo ricevuto dal geometra Stillavato non più tardi di un mese fa. Ma siamo certi che il nostro primo cittadino saprà ulteriormente vigilare sugli organi preposti affinché niente venga lasciato alla “distrazione”: non vorremmo, per esempio, che la nuova segnaletica che sta per essere installata sullo svincolo indichi il capoluogo su fondo blu anziché su fondo verde.
Infine, ci sembra ottimo l’annuncio diramato da Traversa laddove garantisce che “saranno presto riviste tutte le scritte e le indicazioni lungo la rete cittadina, eliminando tutte le anomalie e le incongruenze esistenti”. A tal proposito ribadiamo, senza mai stancarci, la necessità di eliminare tali incongruenze anche dalla bocca di chi svolge ruoli e funzioni pubbliche, dalla politica al giornalismo: non vorremmo mai più sentir parlare di “Università di Germaneto”, “Lungomare di Catanzaro Lido”, “Cittadella di Germaneto”, “Carcere di Siano”, “Porto di Casciolino”. Sono tutte infrastrutture di un’unica città, Catanzaro, e come tali devono essere veicolate. Specialmente quando si scrive su un giornale, si realizza un manifesto, si risponde ad un’intervista, si illustra un progetto. La chiamano identità, e si costruisce anche con le parole giuste al posto giusto.