“Anche se in questo Paese la tolleranza sull’esercizio abusivo delle professioni ha raggiunto livelli vergognosi, per fortuna la mano della magistratura prima o poi arriva inesorabie per tutti”. A renderlo noto in una comunicato sono i sindacati Ugl-taxi, Uil-Trasporti, Federtaxi-Cisal, Fit-Cisl, Anar e Associaqzione Tutela legale taxi.
“Ci giunge notizia – prosegue la nota – della condanna per abuso d’ufficio, attribuita ad ex amministratori del comune di Cicala nel Catanzarese e ad autonoleggiatori per il rilascio facile di autorizzazioni ncc (noleggio con conducente) che in barba alle regole, operavano a Roma, Fiumicino ed in altre città italiane. Condanne – si legge ancora – relative al reato di concorso in abuso d’ufficio per l’ex sindaco, una decina di assessori ed altri pubblici ufficiali, legate alla mancata assegnazione tramite bando delle autorizzazioni Ncc, nonché il reato di false dichiarazioni sull’esistenza della rimessa in Cicala per decine di operatori.
Lunghe indagini partite da una nostra denuncia in procura nel 2013, che ha portato al sequestro di 250 autorizzazioni Ncc che, secondo le indagini, i titoli venivano spediti tramite posta così da risparmiare all’intestatario anche il lungo viaggio nella lontanissima Cicala, piccola località sperduta. Amministratori che avevano trovato il sistema per rinverdire le casse comunali, ricavando dalle autorizzazioni da noleggio diverse migliaia di euro l’una, sia all’atto del rilascio che al rinnovo annuale, sempre tramite corrispondenza.
Mentre la magistratura, grazie alle nostre continue denunce, prova a ristabilire un minimo d’ordine nel settore del trasporto pubblico non di linea, paradossalmente e in modo irresponsabile, alcuni rappresentanti della maggioranza hanno presentano emendamenti con cui provare a modificare, al fine di eliminare regole e rendere la vita facile ai furbi e al malaffare. Purtroppo, anche il ministero delle infrastrutture e dei trasporti – scrivono i sindacati – è risultato essere attore protagonista di questo indecoroso teatrino, caratterizzato dalle promesse di legalità ad oggi non mantenute del ministro Delrio – conclude la nota – in riferimento ad un decreto interministeriale anti abusivismo tanto promesso ma non ancora emanato e per avere il quale, molto probabilmente, saremo costretti a mettere in campo nuove proteste di piazza”.