Li vedi quelli lì con la pulmina? Ma son dei dilettanti, se ero giù io mi aprivo una bella impresa di noleggio pulman 7, 25 e 54 posti, cosi differenzi l’offerta, proponi soluzioni vantaggiose, incrementi il fatturato. Contrattino con la società per avere i biglietti e via andare. Mettevo in piedi un bel business, tanto lo sai come funziona? Cresce l’entusiasmo, c’è voglia di andare in trasferta e io, taaac, ti piazzo li un bel servizio completo viaggio più panino e ingresso allo stadio. Cosi almeno la gente non avrà più la scusa che non si organizza mai niente. Ce l’hai li pronto, se non lo sfrutti sei proprio un ciuco. Ma si lo so che sono già organizzati, ma io dico di fare le cose in grande. La concorrenza te la stronco subito. Tiè guarda ti faccio un esempio: organizzo le gite a tema, cosi invece di farti la solita trasferta da curvaiolo, parti il sabato e rientri la domenica. Ti fai un bel weekend col morto al castello ottocentesco, chi indovina l’assassino vince un’altra gita, domenica posti prenotati allo stadio e poi via tutti a casa. Non ti piace il weekend col morto? Ma che problema c’è si organizza una bella gita al parco divertimenti. Ti fai la foto con l’orsetto e stai buonino.
Poi quello li il Cosentino, lo conosco sai? Eh si, gran persona. Una volta c’aveva bisogno e l’ho aiutato. Ma si gli ho detto “Beppe cosa vuoi che siano duecentomila racchettine per le zanzare?”, voleva vendere ste diavolo di racchettine giù in Calabria ma non sapeva dove trovarle, cosi ho chiamato Ciao Lin sotto casa e gli ho detto “uè senti Ciao, non è che c’hai uno zio a Pechino che mi può spedire duecentomila racchettine?”. Uè non ci crederai ma dopo una settimana sono arrivate. Insomma poi il Cosentino mi ha invitato in Calabria. E’ venuto a prendermi a Cusano Milanino con l’elicottero, guidava lui. Ma che mattacchione dovevi vederlo, durante il volo mi ha fatto morire dalle risate, poi siamo arrivati nel suo chalet li sull’aspromonte. Oh signur che lusso! E che panorama. C’era pure il caminetto, sembravamo i due amiconi della Vecchia Romagna. Insomma una chiacchiera tira l’altra e io gli dico di prendersi il Catanzaro. Diciamo che un pò del merito è anche mio, non ti ho detto nulla perchè sono scaramantico. Poi lo sai come funziona giù, la gente non si tiene un cecio in bocca. Eh diamine, non puoi dire una cosa che dopo dieci minuti la sanno già tutti.
Eh beh adesso però viene il difficile, gli ho detto a Beppe di guardarsi un pò in giro. C’è chi la vuola cruda, chi la vuole cotta. Uè senti il Catanzaro non è una bistecchina. Prenditi sta squadra e portala in serie A. Cosa stiamo qui a farci gli scrupoli un passetto alla volta? Ma dai puntiamo in alto. Intanto adesso due paroline grosse io inizierei a farle. Chi ha i soldi si iscrive, gli altri fuor dai balls. Te lo dice il Fumagalli, in spiaggia mettiamo una crocetta al giorno, a fine mese la prima divisione non raggiunge nemmeno il numero legale. Tac interviene il Cosentino, due assegnini e il gioco è fatto. Ripartiamo da una categoria più alta, compriamo 25 giocatori di spessore e andiamo a vincere. Poi senti l’allenatore io vorrei proprio un nome grosso. Tiè uno Spalletti, ma cosa ci sta a fare ancora li nella steppa? Ma si che se l’è rinfrescate le idee. Cosa fa li, conta i pinguini? Invece vien qui, progetto triennale e vediamo un pò di ricominciare a parlar di calcio. Intanto conosco un cameran che lavora a Italia1, posto in prima fila, voglio proprio vedere la faccia di Mughini quando la Juve perde a Catanzaro. Glielo ho detto a mio figlio: il Papi vota per la Lega però ti, che hai 18 anni, se all’esame esce la traccia sull’Unità d’Italia devi scrivere che noi ai savoiardi gliele abbiamo suonate di santa ragione, in casa e fuori. Campionato e Coppa Italia. Mica bau bau micio micio, come certe sgambatelle di fine stagione.
Beh adesso ti saluto che si è fatta una certa. Mi ha fatto piacere la tua telefonata, si un pò ti invidio che sei rimasto giù. Sai com’è qui il lavoro non manca e poi c’è un sacco di topa. Eh no, non passa giorno che non pensiamo ai giallorossi. No, non lo so… forse alla prima di campionato non ci sarò, forse non riesco nemmeno alla seconda. Se lo stadio manca a te, figurati a me. Si si che me li ricordo i cori, dai adesso non farmici pensare che mi viene una tristezza, va bene ti saluto la madonnina… “Forza Catanzaro”.
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Davide Greco
