Credo sia giunto il momento di scendere in campo per chiarire alcuni aspetti di questa vicenda giallorossa che ha davvero dell’incredibile. Si, perché evidentemente il buon presidente Aiello ci ha abituati troppo bene, se ancora oggi, dopo un inizio da record, intorno alla squadra, ma soprattutto sul suo conto, regnano sovrani diffidenza, scetticismo e, in alcuni casi, addirittura cattiverie; queste ultime, secondo me, fatte girare ad arte.
Alla luce di quanto sta accadendo non posso non porre ai critici alcune domande:
1) Dove sarebbe il Catanzaro in questo momento, se al suo capezzale non fosse accorso questo – sicuramente non ricchissimo – ma spudoratamente appassionato – forse più di noi altri – gran personaggio, giunto da più di mille Km., mentre i “ prenditori ” catanzaresi sono buoni solo a riscaldare le poltroncine della tribuna vip? Non dimentichiamoci che l’alternativa ad Aiello sarebbe stato un modestissimo campionato con il destino già segnato.
2) Perché la gran parte di questi denigratori non hanno usato lo stesso metro di giudizio, quando già dalla nascita dell’F.C. era evidente che le cose non erano fatte come la logica imporrebbe e quando dopo solo due anni di esistenza sono stati accumulati debiti per diverse centinaia di migliaia di euro?
Potrei continuare all’infinito con domande dello stesso tenore ma, visto il momento delicato della compagine giallorossa, sento il dovere di rendere grande merito ad Aiello per le energie, la passione e le risorse economiche, seppur tra mille difficoltà, che sta profondendo; non si può dimenticare, altresì, il grande lavoro di ricostruzione soprattutto in termini di immagine, dopo alcuni lustri di buio totale dove non esisteva neanche il manifesto che annunciava la partita domenicale. Voglio precisare inoltre che, pur condividendo la posizione di coloro che non vengono più allo stadio, dopo la morte dell’U.S., io stesso, pur essendo nella stessa posizione dei dissidenti, sono tornato allo stadio solo per questo grande personaggio che ha avuto il grande merito di sapersi presentare con le doti necessarie per svolgere questo compito e cioè: umiltà, passione, dedizione e soprattutto entusiasmo.
Purtroppo, come lui stesso ha sempre ammesso, non è un milionario, ma gli va dato il merito di cercare di coinvolgere imprenditori – naturalmente non catanzaresi – ma con un immenso cuore giallorosso (vedi Catalano, Santaguida).
Comunque, vorrei concludere lanciando un accorato appello a tutta la gente che ancora è restia a ritornare allo stadio: METTIAMO DA PARTE I RANCORI, LE AMAREZZE, LE DIFFIDENZE E TUTTO CIO’ CHE CI HA AMAREGGIATO IN TUTTI QUESTI ANNI E AIUTIAMO QUESTO UOMO E QUESTA SOCIETA’ A RISORGERE.
Si, è vero che negli ultimi anni il copione è stato sempre lo stesso, ma sono fermamente convinto che abbiamo imboccato la strada giusta, ma nel contempo penso veramente che questa sia l’ultima grande occasione per rientrare nel grande calcio.
Ai nostri impareggiabili tifosi della provincia volevo dire di avere fiducia in questo uomo e di non far mancare il loro immenso apporto perché il Catanzaro ne ha bisogno.
Cari amici voi siete la parte migliore e più sana della tifoseria giallorossa.
Allora da parte di tutto il CLUB BIGLIETTERIA l’invito è uno solo: STRINGIAMOCI IN MASSA COME AI VECCHI TEMPI, PER RIAPPROPRIARCI DELLA NOSTRA STORIA E DEL NOSTRO RUOLO DI SQUADRA GUIDA DELLA CALABRIA. Perché, come dice sempre il nostro amato presidente Aiello:
NOI SIAMO IL CATANZARO. FORZA GIALLOROSSI!
Mario Frustaci
CLUB BIGLIETTERIA