Signori miei, ci siamo.
A questo punto è veramente
difficile continuare a credere che questo possa non essere lâanno buono per
ritornare a combattere in categorie più confacenti alla nostra tradizione
nonchè per terminare di giostrare in più o meno decorosi campetti alla
periferia del calcio che realmente conta.
Guardiamoci un poâ attorno: squadra
che veleggia, praticamente dallâinizio del torneo, nei
quartieri nobili della classifica, giocatori che credono, forse anche di più di
chi li vede dallâesterno, nella possibilità reale di conquistare la cadetteria
e fanno blocco, sul campo e fuori, al fine di non vanificare questo sforzo,
tecnico che, aldilà di qualche perplessità indotta più da qualche imprevedibile
passo falso che da effettive mancanze di professionalità e men che meno di
personalità , ha effettivamente capito cosa vorrebbe dire la conquista della
serie B qui a Catanzaro per il seguito che questa squadra ha nonché per il
raggiungimento delle sue legittime ambizioni personali e dulcis in fundo una
società che dimostra di non volere lesinare gli sforzi per accontentare il
tecnico in primis e tutti i tifosi in subordine, con gli ultimi movimenti di
mercato, alcuni dei quali obiettivamente, e vai che mi sbilancio che finora non
lâho fatto (!?!), azzeccatissimi ed utilissimi per il
prosieguo ai vertici del torneo (altri forse meno ma questo lâho già detto
settimana scorsaâ¦).
So che molti di voi, leggendo
queste righe, sarete spinti da irrefrenabili desideri di alleviare i pruriginosi
istinti improvvisamente comparsi nelle parti basse del vostro corpo, ma credo
che sia veramente arrivato il momento di dire le cose come obiettivamente
stanno, mi sembrerebbe puerile continuare a credere che non si debba auspicare
il salto di categoria solo perché, per dirla con parole a noi care, âu gabbu
cogghjiaâ!
Quali ostacoli obiettivamente è
dato scorgere?
Ferrigno che non sta giocando
benissimo? Ebbene, fermo restando che non credo sia giusto imputargli alcunché riguardo
allâimpegno che proietta in campo, sono sicuro che Mister Braglia è abbastanza
duttile da capire la situazione e se capirà che lâalternativa che la societÃ
gli ha ora messo a disposizione si dimostrerà più in forma non ci penserà due
volte a fare il bene della squadra ed a dare un poâ di (meritato) riposo al
Sindaco giallorosso. Anche perché obiettivamente credo poco ad un tecnico che
non pensa alle fortune della squadra e quindi anche alle proprie pur di
favorire le comunque legittime aspirazioni di un giocatore in non grandissimo
stato di forma.
Altri possibili ostacoli di
carattere tecnico, soprattutto alla luce degli ultimissimi movimenti di mercato
sono obiettivamente difficili, al momento, da scorgere.
Chi lo facesse al momento
andrebbe tacciato quantomeno di eccessiva severità e di fornire giudizi
fortemente precostituiti, fermo restando però che, e permettetemi una piccola
divagazione al riguardo, la polemica sorta appena la scorsa settimana tra la
conduzione della squadra e la redazione di un quotidiano locale è un cattivo
esempio di come non di dovrebbero, a mio parere, improntare i rapporti con la
stampa. Eâ difficile credere che un semplice articolo, che a ben leggerlo altro
non era che una constatazione della realtà e non una critica vuota e distruttiva,
possa voler dire che câè qualcuno che voglia minare i rapporti allâinterno
dello spogliatoio per poi chissà quale fine da raggiungere, soprattutto ed
ancor di più quando si pensa che la redazione sportiva del dato giornale è
letteralmente âinfestataâ da eccellenti professionisti col sangue di due
colori, e questi colori sono certamente ed inequivocabilmente giallo-rossi!
Â
Antonio Ciampa