A Matera inizia la gara ed i colleghi in tribuna stampa mi chiedono: ”Ma come gioca il Catanzaro? 4-3-1-2?”. Dopo appena un minuto di gioco, rispondo al collega che continua a guardarmi: “Stiamo giocando con il 4-6 in fase di non possesso…” . In un primo momento il mio interlocutore mi guarda interdetto e sorride, passano dieci minuti poi mi sussurra: “Avevi ragione!!!”.
Il Catanzaro a Matera ha perso non solo una partita di calcio, ma si sono chiaramente palesati tutti i limiti caratteriali e non di un gruppo già di per sé labile psicologicamente e sul quale hanno influito ancor più i dettami tecnico/tattici pianificati ad hoc per affrontare il Matera. Il Matera di Auteri, come si andasse al Santiago Bernabeu. Sinora in trasferta gli attaccanti di Mario Somma non hanno segnato neanche un gol, nemmeno (con tutto il rispetto del caso) a Francavilla. E pensare che lo stesso allenatore nella conferenza stampa di presentazione aveva dichiarato di avere un attacco “bene assortito”!
Cos’è successo? I soli Cunzi e Giovinco (magari quest’ultimo imparasse a passare la palla ai compagni!) con Baccolo trequartista avrebbero mai potuto avere la meglio sui possenti difensori materani? Il tiro (sfortunato) dell’ottimo Cunzi che ha colto la traversa ne ne è testimone. Alla fine si è deciso di tirare da fuori area e se prima del raddoppio dei padroni di casa si fosse trovata una punta al posto del volenteroso Carcione (servito da splendido cross del solito Cunzi)? Le punte quelle in forza al Catanzaro, sono state inserite con fare a dir poco garibaldino solo dopo il doppio svantaggio e la cosa assurda è che mister Somma si sia affannato ad auto attribuirsi colpe “solo dopo il doppio svantaggio”. Perché? Prima del doppio svantaggio lui non sedeva in panchina? Perdere per due a zero in quel di Matera sarebbe motivo di soddisfazione? Quanti punti avrebbe portato in classifica?
Obiettivo? Portare a casa il minimo risultato utile, nella speranza che i Materani frenassero (lo ha confessato in conferenza stampa lo stesso Mister Somma) per poi sorprenderli. Sanderra due anni addietro e con una squadra rivoluzionata dal mercato di riparazione, non fece altrettanto e rifilò al febbricitante Auteri quattro gol. Un primo tempo votato alla prudenza con un Grandi in spolvero che su due gigantesche occasioni, ha ovviato alle voragini lasciate dalla difesa. Grazie a Grandi si è arrivati a fine primo tempo sullo zero a zero per poi perdere ingenuamente una palla da un fallo laterale e regalare agli smaliziati e/o scorretti avversari il vantaggio un attimo prima del fischio di chiusura del primo tempo.
L’unico in campo a buttare il sangue sull’erbetta del XXI Settembre-Franco Salerno, Evangelista Cunzi (sfortunato in occasione del tiro finito sulla traversa). Un esempio per i propri compagni. Dov’è il carattere di questo cosiddetto “gruppo”? Quali sono le trame di gioco in fase d’attacco? Quando imparerà mister Giovinco a passare la palla? Quando ricorderanno a Mister Somma che la squadra che allena si chiama Catanzaro? Ed ai miei carissimi lettori faccio un’altra domanda: è più grave che Alessandro Erra abbia abbandonato la nave senza nascondere un giudizio duro ma sincero sulle risorse umane a propria disposizione oppure che Mario Somma in sala stampa abbia detto (conservo ancora il video) con imbarazzo: ”Poi al di là dei due episodi con gol presi da due falli laterali e qua il lavoro su due aspetti del genere diventa complicato perché qua non è che stanno giocando dei bambini, quindi non è che si parli di scuola calcio. Stiamo parlando di adulti. Quindi dovere spiegare come si difende su fallo laterale avversario… diventi un po’ ridicolo ad andare in campo a spiegare queste cose”? E solo un punto di riflessione. Cosa avrà pensato Antonello Preiti nell’ascoltare quanto sopra?
Perdere una partita 0-1 oppure 0-4 è la stessa cosa? E’ decoroso a conclusione della nona giornata appena dichiarare che “l’obiettivo è la salvezza” dopo che in altre sedi ufficiali lo stesso allenatore aveva anticipato l’acquisto a gennaio di “giocatori di serie B”? Perché? Avere quale obiettivo la promozione in B nell’arco di un triennio non dovrebbe comportare necessariamente il dover subire quattro ceffoni e rimediare umiliazioni a destra e a manca. Chi scrive non comprende assolutamente come la proprietà possa sopportare tutto questo e fasciarsi gli occhi di prosciutto senza ammettere a se stessa in primis gli errori che puntualmente sta ricommettendo. Dopo la vittoria contro il Taranto si torna punto e a capo. Annualmente si monta e si smonta senza monitorare le azioni di chi è delegato a svolgere un determinato compito. Si sbaglia e si risbaglia. L’augurio è che tutto ciò prima o poi trovi una soluzione e soprattutto che una tifoseria preziosa come quella giallorossa ritrovi compattezza e risolva l’assurda dicotomia che la sta affliggendo. C’è un solo bene interesse comune: il bene del Catanzaro. Tutto il resto è noia.
Giuseppe Mangialavori
Bravo Giuseppe…
Per una migliore comprensione riporto in maniera integrale il commento che conclude l’articolo precedente "Tensione alla ripresa". Ovviamente condivido in tutto il contenuto del presente articolo.<br />
Da incidere nel bronzo le dichiarazioni riportate dalla stampa del signor Somma autentico gentleman, sulla carenza di "scuola calcio" dei suoi giocatori. Sono l’emblema del degrado del calcio in generale ed, in particolare, della maniera di operare di una società che esonera il signor Erra per valutazioni riservate e legittime (per quanto è dato sapere) e per converso si astiene dal prendere (pubblici) severi provvedimenti a fronte di valutazioni baggiane e sconsiderate nei confronti di incolpevoli professionisti che non possono dare più di quello che hanno. Sono state rispettate le più elementari regole (etiche) dello sport?
Mi sembra di aver letto che il signor Erra è ancora sotto contratto. Sarebbe disposto a ritornare? E sopratutto la dirigenza è disposta a contattarlo con le dovute scuse?
Senza commento: Joao Francisco ha rescisso consensualmente. La notizia è ufficiale.<br />
Anche la tempistica di questa operazione è molto discutibile, però speriamo che con i soldi risparmiati prendano un campione :-):-):-)
per me perdere 0-1 o 0-4 è la stessa cosa. certo 0-4 può influirti sul morale. ma se sei sotto di duello, secondo me non ha senso chiudersi a riccio in difesa. credo che stiamo montando su un polverone per una partita che non avremmo potuto mai vincere: c’è un abisso tra noi e loro. e non guardiamo all’anno scorso; il Matera di quest’anno l’anno scorso avrebbe vinto il campionato. il problema è che abbiamo perso con squadre più scarse di noi (Francavilla, Messina): quello è un problema. ma, ragazzi, non scherziamo a Matera sarebbe stato un miracolo pareggiare; e se sei sotto di due reti, tanto vale giocarsi tutte le cartucce.
Come sempre arguto! Hai fatto una analisi chiara e completa della situazione. Il problema è che manca l’interlocutore societario…
Basta parlare di passato…. Non torna più… Purtroppo.. Bisogna essere realisti… Il Catanzaro e Catanzaro di oggi è questo!!! Lo specchio reale di ciò che, da decenni, succede… Sveglia gente.. È ora di farsi sentire!!! Basta rassegnazione!! Spacchiamo tutto!!!
E adesso comincia la solita musica di tutti gli anni … quest anno in anticipo. 22 giocatori che rescindono e altri 22 che arrivano.. via allenatore e direttore e si andrà avanti così fino a giugno dando la colpa sempre a chi è andato via… intanto guardando la classifica e veramente ridicolo vedere delle squadrette sopra l ormai defunto blasonato us Catanzaro. Arriveremo a giocare nei campi di terra da qui a poco mi dispiace dirlo
Se la memoria non m’inganna, non ricordo mai, dico mai, un tecnico riferisi in presenza della stampa in maniera così irridente nei confronti dei propri calciatori. Non c’è bisogno di frequentare Coverciano per apprendere elementari regole di buon senso e di buone maniera: e quì mi fermo.
Grazie Joao Francisco, purtroppo i migliori sono costretti ad andarsene e i peggiori come somma giovinco sarao rimangono