Rassegna stampa

Le pagelle di fine girone d’andata

Paolo Carnuccio giudica il rendimento delle Aquile nella prima parte del campionato

PAGELLE GIRONE DI ANDATA

U.S. CATANZARO

di Paolo Carnuccio

ALFIERI: Il suo rendimento nel girone di andata è stato eccellente, Mario ha dato dimostrazione di essere un calciatore dotato di tanta qualità e moltissima personalità. I suoi spunti durante le partite hanno deciso quasi tutte le azioni della squadra giallorossa. Una crescita costante lo deve accompagnare anche nella seconda parte del torneo unitamente alla serenità ritrovata dopo le prestazioni alterne dello scorso anno: VOTO 8.5

AMBROSINO: Ha contribuito, ad inizio stagione, al periodo di assestamento della squadra con risultati buoni in considerazione dei continui spostamenti nelle varie zone del campo alla ricerca di una posizione efficace per le sue caratteristiche. L’arma migliore è stata la generosità profusa e la discreta versatilità. Dopo aver smaltito l’infortunio può essere sempre utile alla causa giallorossa VOTO 6.5

ANDRISANI: Troppo poco per un giudizio, il forte centrocampista pugliese si è subito infortunato SENZA VOTO

ASCOLI: Uno dei più positivi e costanti. Nicola Ascoli è un esempio per tutti. Ha saputo mantenere altissimi i livelli dell’anno passato dove è risultato, insieme ad Anastasi dell’Acireale, uno dei più forti centrocampisti della C/2; si è adattato in un ruolo di esterno che ne esalta le caratteristiche di calciatore saggio negli atteggiamenti di equilibrio e copertura nonché di rilancio e propulsione essendo dotato di un buon calcio; è stato semplicemente impeccabile quando, in caso di necessità è stato chiamato dal mister a ricoprire il compito di centrale difensivo onorando con tanto sudore la casacca giallorossa. Cosa chiedere di più? VOTO 8.5

BIANCONE : Per quanto il suo sia un delicato compito di sacrificio atteso il modulo tattico che spesso lo porta ad iniziare le partite dalla panchina, Biancone non si è affatto demoralizzato, anzi si è fatto apprezzare per la sua intelligenza durante gli scampoli di gara contribuendo a portare punti importantissimi alla classifica del Catanzaro. Questo recente infortunio non ci voleva: VOTO 7

BRIANO : Era il centrocampista che, a detta di alcuni, non poteva coesistere con Alfieri per le sue speculari caratteristiche tecniche. Probabilmente vero perché Mauro, per chi lo conosce bene, è veramente dotato di tanta, ma veramente tanta, qualità; ma la sua straordinaria intelligenza calcistica lo ha portato ad inserirsi gradatamente nei meccanismi della squadra cercando di capire tutti i movimenti del compagno di reparto al fine di ottimizzare la manovra. Il risultato di questa operazione è sotto gli occhi di tutti: il centrocampo del Catanzaro è sicuramente il più forte di tutte le altre compagini. Merito anche di Briano e dei suoi movimenti di costruzione del “rombo” in alternanza al vertice (alto o basso) con Alfieri per togliere letteralmente il fiato e la palla all’avversario. VOTO 8.5

CAMPO: Anche quando un allenatore, per mille motivi, è costretto a darti poco spazio, la forza di un calciatore deve risiedere nel fatto di sentirsi importante per la squadra. Massimo Campo è uno di quelli cui il Catanzaro non può fare a meno: primo perché è bravo e lo dimostrano le fugaci apparizioni avute nel girone di andata; secondo perché è intelligente basti vedere con quanta serietà ed abnegazione si allena; terzo perché è cresciuto nella società ed il Catanzaro lo ha nelle vene. VOTO 7

CATERINO: Nonostante i continui acciacchi che ne condizionano il rendimento limitandolo a fasi alterne, ha sempre dimostrato di essere all’altezza della situazione disputando sulla fascia sinistra sempre delle buone partite. In certi frangenti lo si è visto veramente incontenibile fornire assist ai compagni e provare la soluzione personale VOTO 7

CIARDIELLO: Bloccato subito da un gravissimo infortunio ha saltato quasi tutto il girone di andata: il capitano avrà tempo e modo per riprendersi e ritornare più forte di prima SENZA VOTO

CORAZZINI : SENZA VOTO

CORONA: In questa metà di campionato ad indossare al maglia n.9 del Catanzaro è sembrato un marziano sceso da chissà quale pianeta. Nessuna paura si è trattato di un comune mortale di nome Giorgio Corona, di mestiere attaccante, che tutto sommato i gol li ha sempre fatti nella sua carriera e che certamente, venuto nella piazza più importante delle precedenti, non poteva non rispettare il suo curriculum. Senonchè bisogna aggiungere qualcosa per capire la straordinaria grandezza del personaggio: innanzitutto le prestazioni eccellenti nella differente categoria (e non è poco) per un calciatore abituato a confrontarsi con l’inferno della c/2; ma soprattutto l’immagine di vero uomo con cui si è presentato dinanzi al popolo giallorosso, capace cioè di capire le tantissime sofferenze trascorse e di dare il massimo per la maglia con straordinaria umiltà. Nel mondo del calcio dove girano tantissimi pallonari il re, Giorgio, è un uomo vero e lo si apprezza anche per questo. VOTO 9

DEI: Dopo aver trovato una condizione fisica accettabile è stato il vero punto di equilibrio dell’assetto tattico del Catanzaro. Il modulo del mister ha funzionato anche, e soprattutto, grazie alla sagacia tattica di Dei: quarto di centrocampo ed all’occorrenza quarto o quinto della difesa. Bravissimo nei momenti cruciali della gara a “leggere” i movimenti degli avversari ed a prendere le giuste contromisure VOTO 7.5

FERRIGNO: Quest’anno la condizione fisica lo ha sorretto fin dall’inizio, gli infortuni non lo hanno tartassato, Ferrigno è stato una pedina fondamentale per il Catanzaro di Braglia. Utilizzato nella posizione a lui più congeniale nello scacchiere offensivo a tre, il “sindaco” si è reso autore di prestazioni notevoli nella prima parte della stagione. Ora la sosta gli consentirà di ricaricare le batterie per renderlo più meno impreciso in zona gol VOTO 8

FOLINO: Tommaso ha stretto i denti, ha lottato, non si è perso d’animo, ha sentito tutto l’affetto dei tifosi e si è rimesso in carreggiata dopo un terribile infortunio. E’ Tornato e si farà sentire più di prima perchè il mister lo stima e punta su di lui VOTO 6.5

GENTILI: Devastato nell’aspetto psicologico dopo la terrificante mazzata della finale play-off persa con l’Acireale, ha iniziato il campionato con qualche incertezza cedendo, certamente non per suoi demeriti tecnici, il posto a Lafuenti. Il voto positivo è incontestabile per lo spessore di primissimo livello di professionista VOTO 6.5

LAFUENTI : Anche lui all’inizio è parso un po spaesato vuoi per il modulo che ne esalta le sue caratteristiche facendolo partecipare alle varie situazioni di gioco, vuoi per la grande responsabilità di difendere la porta del Catanzaro in un ruolo appartenuto ad un grandissimo portiere quale Gentili. Poi piano piano Lafuenti è uscito sfoderando buone prestazioni risultando in crescita e con margini di miglioramento. VOTO 7

MACHADO: Pochissime apparizioni per capire se effettivamente può offrire un contributo alla squadra. Tutte positive certamente ma poche per un elemento alla ricerca della sua identità VOTO 6.5

MILONE: Ha saputo cercare dentro di sé gli stimoli giusti per rimanere un altro anno a Catanzaro, e la sua scelta è stata decisiva perché ha disputato un grande girone di andata. Poi, nella difesa a tre, dove c’è da inseguire l’avversario fino alla metà campo cercando di far salire la linea difensiva, e mordergli le caviglie, è risultato perfettamente integrato con i compagni. VOTO 7.5

MORELLI: E’ un elemento di buona velocità e personalità, dotato anche di un tiro efficace, le poche partite disputate hanno evidenziato questo tipo di analisi che merita ovviamente un riscontro di continuità. VOTO 6.5

PASTORE: A molti saranno venuti i rimorsi al petto nel vedere giocare così bene Ivano Pastore dopo averlo un po sottovalutato, per non dire bistrattato, l’anno scorso. Anche questa volta chi lo conosce bene sa che Pastore è un gran bel difensore come veramente pochi in circolazione in categoria. Intelligente nel far respirare il pacchetto arretrato dimostrando di avere solo lui la capacità per comandarlo e di giocare centrale in mezzo ai due laterali; elegante nei disimpegni poiché dotato di velocità nonché preciso negli appoggi soprattutto sull’esterno sinistro di centrocampo (Ferrigno) cercato e trovato con grande precisione. Ottimo rendimento VOTO 8

PIEMONTESE : Il ragazzo c’è, è dotato di buona volontà e buon fisico, vuole emergere e bisogna curarlo e dargli fiducia VOTO 6.5

ROVRENA : Il contributo, quando è stato chiamato in causa lo ha sempre dato, bravo! Paolo deve continuare così perché è molto stimato da tutti VOTO 6.5

TOLEDO: Partito un po sottotono in considerazione della batosta patita contro l’Acireale, saltata quasi tutta la preparazione, Toledo ha sofferto moltissimo anche per il nuovo modulo di gioco che lo ha consegnato sulla linea degli attaccanti. Quando tutti (e ci risiamo) lo avevano bollato come ormai inutile alla causa giallorossa, eccotelo lì a tirare fuori dagli artigli due prestazioni eccellenti contro Martina e Teramo. Non poteva d’un tratto essere diventato un brocco, anzi tutt’altro, ora con la ritrovata condizione psicologica è l’arma in più del Catanzaro VOTO 7.5

ZAPPELLA: Rendimento costante, non si vede ma Zappella è sempre lui, granitico come un muro. Può soffrire la velocità degli avversari in alcune partite ma quando trova dei marcantoni li annulla sistematicamente VOTO 7

MISTER BRAGLIA : Non aveva cominciato certamente bene: “ la squadra dell’anno scorso va rifondata…. Mi servono 7-8 giocatori nuovi……. Voglio altra gente con altro carattere…..Questa difesa va rifatta…. ” Questa parole che potevano costituirgli un alibi in presenza di possibili risultati negativi, atteso il fatto che la società non ha assecondato il volere di inizio stagione, sono state completamente dimenticate dallo straordinario girone di andata compiuto dal Catanzaro. Certo il merito è anche suo, di sotto saranno riportati gli aspetti tecnico-tattici, ma se proprio la difesa in certi frangenti ha dimostrato di essere impenetrabile il riferimento è al valore assoluto dei calciatori (vedasi Milone ma soprattutto Pastore) di cui ad inizio si era errato nella valutazione. La farina del suo sacco c’è stata eccome: ha cambiato modulo con grande coraggio, e preparazione, “liberando” Ferrigno da compiti di copertura, non ingabbiando la fantasia del brasiliano Toledo, spiegando giustamente al “marziano” Corona che deve giocare di più con la fronte (e non con le spalle) alla porta nella zona del campo che conta non rientrando a centrocampo per scambiare palloni inutili, portando Ascoli sull’esterno con compiti di equilibrio del sistema sulla zona sinistra, disegnando un rombo a centrocampo facendo lievitare le prestazioni di Alfieri e Briano con Dei importante pendolo a destra: questo vi pare poco? Preso atto della sua bravura, ora nel girone di ritorno il compito sarà più difficile per tenere compatto il gruppo, isolarlo dall’esterno, vivere alla giornata per regalare un sogno la cui parola qualsiasi persona di buon senso, proprio per non rompere il giocattolo, non dovrebbe mai pronunciare. VOTO 8

Paolo Carnuccio

Autore

God

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