Il Comitato Civico del quartiere “CORVO”, nell’interesse dei residenti ed operanti nel quartiere, con massima celerità e determinazione, si è fatto promotore di diverse sollecitazioni all’Amministrazione Comunale per risolvere gli annosi problemi che affliggono uno dei quartieri più popolosi della città.
Solo dopo molte proteste, lo scorso mese di maggio, sono stati effettuati piccoli interventi di riparazione di alcune buche e di parziale pulizia delle aree verdi; tutti gli altri problemi sono invece rimasti insoluti e caduti nel più classico “dimenticatoio”.
La situazione è diventata insopportabile. I cittadini sono costretti a “barricarsi” nelle case o a scappare dal quartiere per evitare putridi odori di fogne rotte, blatte, rettili e ratti che passeggiano tranquillamente ormai anche sui davanzali di finestre e balconi. La loro prolificazione è dovuta alla grave situazione igienico-sanitaria delle aree adiacenti ai palazzi. Provengono soprattutto da tutto il Viale Isonzo costeggiato dalla Fiumarella che da anni non viene ripulita né dalle sterpaglie, ormai divenute alberi che l’hanno letteralmente invasa, né dai rifiuti di vario genere anche tossici che i “soliti ignoti” vi scaricano.
Altra nota dolente è la raccolta rifiuti solidi urbani. Gli appositi cassonetti, da quando è stato assegnato il nuovo appalto alla AIMERI Ambiente, inebriano i cittadini con un putrido odore, probabilmente perché non sono mai stati lavati e disinfettati. Le cose non vanno meglio per quel che riguarda i rifiuti ingombranti che si accumulano a dismisura perché non vengono raccolti da lungo tempo. Dove sono gli operatori ecologici e gli Ispettori della ASL? Ce lo chiediamo da anni ormai.
Anche la viabilità pedonale diventa ogni giorno più critica. Molti marciapiedi sono impraticabili per lavori di riparazione mai effettuati, nonostante siano passati mesi da quando questo problema è stato segnalato. Le ditte che eseguono lavori di ristrutturazione edilizie non si curano di portare nelle apposite discariche gli inerti rimossi, ma, non essendoci nel quartiere nessuna sorveglianza, li sversano nel primo spazio utile che trovano.
Chissà dove sono i vigili urbani e le altre forze dell’ordine? Già dimenticavamo che sono stati presenti… solamente alla festicciola di quartiere, ma poi richiamati alle solite funzioni, presenziano esclusivamente il Centro Storico. Abbiamo bisogno di una presenza costante sul territorio.
Eppure l’organico dei Vigili Urbani è quasi al completo, visto che il Comune ha indetto un mini concorso per pochissime unità. Siamo anche noi del quartiere a finanziare i loro stipendi, quindi, perché non ricevere un piccolo servizio?
Ma il problema più sentito è quello della sicurezza. Solo di tanto in tanto si vedono, solo per una quindicina di giorni massimo un mese, posti di blocco, con molti uomini e mezzi dislocati in più luoghi del quartiere, poi il nulla per cui la micro criminalità, e non solo quella, spadroneggia indisturbata per le strade del quartiere e di tutta la zona a Sud della Città. Chi ne paga le conseguenze sono sempre i cittadini che subiscono quotidianamente furti, danneggiamenti e quant’altro. Per non parlare della paura che corre, soprattutto la sera, lungo la schiena dei genitori in attesa del rientro a casa dei loro figli.
E’ ora di dire basta!
I cittadini pagano le tasse e hanno diritto a servizi pubblici efficienti e puntuali e non di costose feste e festicciole di quartiere e cittadine, per sagre di ogni tipo o avvenimenti di grande impatto (o presunto tale) mediatico, vere e proprie passerelle per i politici come la “Notte Piccante” o la Grande Manifestazione di “Equitazione” e che distraggono fondi che potrebbero essere destinati a cose ben più serie ed urgenti.
Basta con questo sperpero di denaro pubblico a discapito dei servizi essenziali come la manutenzione di strade, fognature e acquedotti, dell’igiene ecc. e che peraltro consentirebbero di creare qualche posto di lavoro in più per i nostri giovani.
Bisogna far capire a questi amministratori che il tempo delle chiacchiere e degli sprechi è finto. Vorremmo farlo con il confronto serio e costruttivo con le autorità competenti alle quali abbiamo chiesto un incontro per discutere dei problemi sopra elencati, ma cominciamo a temere che forse bisognerà passare a forme di protesta più incisive.
Nella foto Presidente: Antonio BISCONTI