Il Catanzaro batte il fanalino di coda Celano e si presenta all’importantissimo recupero con il Chieti con il chiaro obiettivo di effettuare il sorpasso o quanto meno l’aggancio alla Vigor Lamezia. È superfluo dire che se si dovesse verificare la prima delle ipotesi, la squadra di Mister Cozza affronterebbe il big match di domenica 4 marzo con la possibilità di agganciare la vetta della graduatoria. Ma il calcio non è fatto di “se” o di “ma”, e ultimamente sembra che non solo un rigore ma anche un gol non sia tale “se arbitro non fischia”, quindi lungi da chi scrive pronosticare il futuro.
Come si diceva nulla è scontato o facile tanto è vero che le Aquile a Celano hanno avuto ragione dell’avversario solo nel finale quando il solito Carboni (36° della ripresa) ha destabilizzato gli equilibri siglando la prima rete bissata dall’autorete di Rapino e triplicata dalla segnatura di Bugatti. Il recupero contro il Chieti vedrà il Catanzaro rapportare il proprio potenziale al cospetto di un team che al momento sta dimostrando di essere tra le formazioni del torneo più in forma. A testimonianza del gioco prodotto dagli uomini di Silvio Paolucci e del Presidente Walter Bellia non parlano solo i risultati. La manovra dei neroverdi, a dire il vero soprattutto in trasferta, è incentrata su un gioco veloce garantito da uomini abili e di provata esperienza. Sarà una gara difficile e allo stesso tempo determinante in prospettiva, anche al fine di delineare le gerarchie del torneo. Lo sanno benissimo gli uomini del Presidente Giuseppe Cosentino che a Pescara, con la preziosa guida di Ciccio Cozza, stanno preparando la gara al meglio.
I cinque giorni più importanti del campionato soprattutto da un punto di vista della psiche del gruppo e del morale di tutto ciò che gravita intorno all’U.S. Catanzaro. Oltre all’interesse del tifoso che fisiologicamente sostiene un progetto che sta già portando a frutti insperati, è opportuno l’aspetto collaborativo di tutta la Catanzaro che vuole crescere utilizzando come volano la squadra di calcio, icona indiscussa della storia del Capoluogo di regione. Un imprenditore illuminato e per di più calabrese, ha dato il via. Sarà necessario supportarlo al fine di non cadere in facili tentazioni narcisistiche di quel protezionismo del territorio che tante vittime ha mietuto e non solo con riferimento alla Catanzaro pallonara, costituendo elemento ostativo alla crescita della città. Tutti uniti, dunque. Tutti coesi verso un obiettivo che potrebbe portare benefici non solo al Catanzaro. Tutti coesi per la vittoria finale.
Da uomini che amano lo sport in conclusione, auspichiamo una repentina retromarcia in merito all’uscita del dr. De Martino, pm che si sta occupando dello scandalo del “calcio scommesse”, che in una dichiarazione – oramai ahinoi – già famigerata ha auspicato un’amnistia per i protagonisti dei fattacci di gente che si è venduta al miglior offerente. Chi scrive unitamente a tanti e tanti altri, dopo avere gioito per uno spareggio vinto a Lecce, dopo appena 24 ore ha visto retrocedere i propri sogni in C2 per una telefonata ancora tutta da verificare. Se poi la squadra si fosse resa protagonista di fattacci per i nove undicesimi della stessa, ne sono certo, sarebbe stata radiata. Non vedo dunque come questo signore possa permettersi il lusso di abbassare la soglia della moralità sportiva. Una moralità più volte affossata. Auspico striscioni da parte degli sportivi veri contro una soluzione che sarebbe un degno emblema di questo cosiddetto “Belpaese” che poi tanto bello più non è.
Rialziamoci dunque per combattere e vincere le nostre cinque giornate del Catanzaro, certi che l’ unità di intenti vincerà contro tutto e contro tutti. Oggi più che mai: Forza Catanzaro
Giuseppe Mangialavori