I lavoratori di Fondazione Betania hanno manifestato stamani davanti ai cancelli della struttura in Via Molise, a Catanzaro, in occasione della prima giornata di sciopero proclamato dalle
organizzazioni sindacali di categoria Cgil, Cisl e Uil per protestare, è scritto in una nota, “contro l’ingiusto licenziamento di una lavoratrice avvenuto alcuni giorni addietro oltre ad annunciati ulteriori licenziamenti”. I lavoratori, inoltre, prosegue la nota, “hanno protestato contro il permanente ritardo nella corresponsione degli stipendi ed il mancato pagamento di quota degli arretrati contrattuali che vantano da anni. In più i lavoratori rivendicano l’uniformità nell’applicazione di un unico Contratto collettivo di lavoro e non due come si sta facendo attualmente, estendendo a tutto il personale di Fondazione Betania il contratto nazionale di lavoro Aris con migliori trattamenti retributivi e normativi che consentano uguali trattamenti per tutti i lavoratori e non, invece, come avviene attualmente che le stesse prestazioni lavorative vengono retribuite in maniera differente”. “La riduzione del personale qualificato, per come paventata – hanno sostenuto Tonino Meliti per la Cgil-Fp, Antonio Bevacqua per la Cisl Fp e Nino Critelli per la Uil Fpl – comprometterebbe sicuramente la qualità del servizio e, quindi, la protesta dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali è anche nei confronti della Regione che non deve consentire alcun licenziamento, per non far abbassare di un millimetro il livello qualitativo che Fondazione Betania fornisce nel servizio verso una fascia molto delicata di pazienti ed anziani. La riunione in Prefettura del 3 maggio scorso non ha sortito il raffreddamento e la conciliazione necessarie per la revoca dello sciopero. Fondazione Betania non ha accolto le richieste del sindacato, soprattutto la richiesta di sospendere la procedura di licenziamento della lavoratrice nelle more di un richiesto incontro del sindacato con gli assessorati Regionali competenti e, quindi, successivamente con l’Azienda sanitaria provinciale”.
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