I 110 lavoratori precari ex TELCAL, il piano Telematico Calabrese, si sono riuniti a Lamezia Terme in una assemblea alla presenza dei dirigenti sindacali di CGIL-CISL-UIL, Franco Voce, Francesco Garritano e Antonio Lento.
Una assemblea, quella di giovedì 22 settembre scorso, che ha registrato la massima partecipazione dei lavoratori i quali si sono interrogati sullo stato dellâarte rispetto alle aspettative occupazionali future e agli impegni che, prima dellâestate, erano stati assunti dal Vice Presidente della Giunta Regionale On. Nicola ADAMO.
âDifatti oggi â riferisce una nota congiunta dei sindacati – i lavoratori non vengono utilizzati nel rispetto degli impegni assunti dallâOn. Adamo, nel giugno scorso; da mesi i lavoratori attendono,inutilmente di essere avviati al lavoro e per alcuni di essi, precedentemente utilizzati, manca la corresponsione dei salariâ.
In particolare i lavoratori hanno evidenziato lâaccentuarsi dello stato di precarietà che li coinvolge e che lâassenza di salario determina gravi conseguenze nelle proprie famiglie oltre ha subire un ulteriore arretramento sui diritti e sulle possibilità di una futura e definitiva collocazione al lavoro. I lavoratori hanno evidenziato come questa Giunta Regionale appare lontana dai problemi occupazionali e sociali del gruppo ex Telcal, malgrado gli impegni assunti a ridosso e successivamente della campagna elettorale.
âIn quella occasione – hanno ricordato i lavoratori – lâOn. Adamo si era assunto lâimpegno di ripristinare uno stato di diritto al lavoro dei precari ex TELCAL mediante lâutilizzo in enti strumentali della Regione Calabria, nonché nelle amministrazioni provinciali, a seguito di convenzioni specifiche, in attesa di procedere alla costituzione della società per lâInformazione Calabrese che dovrebbe portare soluzioni definitive per questo tipo di precariato. Ciò non è avvenuto ne tantomeno si conoscono gli scenari futuri che si dovessero prospettareâ.
Intanto i dirigenti sindacali di CGIL, CISL,UIL hanno preso atto delle giuste rivendicazioni dei lavoratori e concludendo i lavori dellâassemblea hanno affermato che âai problemi posti in evidenza bisogna che la Regione dia una risposta tangibile e rassicurante, non è più possibile che dopo anni di precariato costruiti su una serie di contratti di lavoro a termine ora ,addirittura si abbatte su questi lavoratori la scura della disoccupazione continuaâ.
âOccorre fare chiarezza â affermano Lento, Voce e Garritano – con questa Giunta Regionale bisogna avviare un vero confronto basato su una discussione sistematica dei problemi, individuando regole certe e continuità al confronto onde evitare che le relazioni siano episodiche ed inconcludenti. Eâ evidente che questo sindacato non può accontentarsi di semplici affermazioni di volontà senza pretendere che poi queste si traducano in comportamenti conseguentiâ.