All’incontro, che era stato richiesto dal sindacato per fronteggiare la grave situazione in cui vertono i lavoratori ex Lsu/Lpu della Regione Calabria, ha presenziato su delega del Prefetto (assente per impegni istituzionali), il vice Prefetto, Dott. Eugenio Picaro, che ha ascoltato i rappresentanti dell’Esecutivo Regionale della Federazione RdB Calabria e una delegazione dei lavoratori.
Questi ultimi, infatti, stabilizzati dopo oltre dieci anni di precariato, hanno raggiunto questo risultato dovendosi, però, accontentare di avere solo il part-time, di essere tutti accentrati presso la sede di Catanzaro e di essere assunti con la qualifica iniziale di B1, benché tutti laureati o diplomati e benché avessero da precari svolto compiti e mansioni molto più importanti.
Le lotte messe in campo negli ultimi mesi da RdB assieme ai lavoratori, hanno portato lo scorso febbraio ad una grande vittoria, in quanto la Regione Calabria ha finalmente concesso ai lavoratori il tempo pieno a 36 ore, la delocalizzazione presso le sedi periferiche e la possibilità di accesso alle carriere superiori.
Il Decreto, inserito nella finanziaria regionale del 2010, ha superato senza problemi il patto di stabilità legato alla copertura finanziaria, senonchè il Governo Berlusconi, la scorsa settimana, attraverso il Ministro Fitto, ha impugnato alcuni articoli di tale decreto (tra cui quello che interessa i lavoratori ex lsu-lpu della Regione), dichiarandone la presunta incostituzionalità perché superava i vincoli (di natura prettamente economica) posti dal Decreto Brunetta: si decidano, da una parte il Governo spinge verso il federalismo e l’autonomia delle regioni, dall’altra, poi blocca una disposizione che ha anche la copertura finanziaria!
I lavoratori, dunque nel mese di aprile, pur avendo lavorato regolarmente per le 36 ore, come da disposizioni di servizio emanate in accoglimento del decreto, hanno avuto corrisposto uno stipendio pari a 24 ore!
Inoltre, alcuni dirigenti della Regione, disattendendo l’applicazione di un comma che neanche rientra tra quelli impugnati, non hanno provveduto a decentrare il personale, o a volte lo hanno fatto in modo assolutamente discrezionale.
Nell’incontro con il Vice Prefetto, il sindacato ha esposto i gravi disagi di una situazione che vede i lavoratori vessati da anni, costretti a sottoscrivere un contratto capestro e che si ritrovano oggi al punto di partenza.
Il Vice Prefetto, nel condividere molte delle preoccupazioni espresse da RdB e dai lavoratori, ha assunto l’impegno, oltre che a riportare al Prefetto le lagnanze dei lavoratori e le ragioni espresse nell’incontro odierno, a verificare anche quali iniziative porre in essere per evitare che la vertenza, per come già annunciato dai sindacati e dai lavoratori, possa inasprirsi.
RdB, pur accogliendo l’impegno della Prefettura, come un primo passo per sbloccare la situazione, fa sapere che ha già richiesto a livello nazionale un incontro con il ministro Fitto, mentre a livello regionale, sono stati richiesti incontri urgenti con il Presidente Scopelliti e con il neo Assessore al Personale Tallini.
Altre iniziative sono allo studio, per una rapida e soddisfacente soluzione della vertenza.
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