Il National Model United Nations, è la più grande simulazione di processi diplomatici multilaterali che riproducono il meccanismo e le dinamiche di funzionamento dei principali organi delle nazioni unite, gestito dal dipartimento di cultura generale attraverso il National Collegiate Conference Association. Il lavoro di simulazione consiste nel rappresentare durante una sessione di lavori i paesi membri assegnati a ciascuna università. In questo progetto dato dall’associazione diplomatici, che si appoggia su ALCUNE università , rientra l’Ateneo di Catanzaro Magna Grecia rappresentata da Paola Pregoni di Soverato per la facoltà specialistica di Management e Consulenza Aziendale e da Laura Gigliotti per la facoltà di Giurisprudenza,di Lamezia Terme, che sono state protagoniste di un’indimenticabile parentesi della loro vita presso la sede Onu di New York. Studentesse che hanno rappresentato il Kenya, lavorando come delegate nelle singole commissioni sui topics presenti in azienda fino alla votazione finale delle risoluzioni, conclusa in Assemblea Generale.
Secondo quali criteri la scelta è caduta su di voi?
“Inizialmente- asseriscono le studentesse – abbiamo seguito un ciclo di seminari il delegate course, dove siamo state preparate sulle regole di procedura e sul funzionamento dei diversi organi delle Nazioni Unite .Al termine del primo ciclo abbiamo sostenuto un colloquio in inglese, per garantirne un adeguato livello di preparazione”.
Cosa ha significato per voi quest’ esperienza?
“E’ stata un’esperienza unica che abbiamo vissuto con entusiasmo, in quanto abbiamo avuto la possibilità di entrare e capire il funzionamento interno delle Nazioni Unite, sviluppando contemporaneamente l’arte della diplomazia. Un incontro inoltre, tra studenti provenienti da ogni parte del mondo, in un forum all’interno del quale abbiamo discusso su tematiche di attualità internazionali, sviluppato metodi di apprendimento incentrate sulla partecipazione attiva nonché l’aver imparato l’utilizzo della banca dati Un per le ricerche, utili al fine di elaborare risoluzioni su problemi internazionali. Il tutto, frutto di alleanze tra vari paesi. Speriamo -concludono le ragazze- che in futuro ci sia più sensibilità e disponibilità da parte delle istituzioni, dei docenti universitari, ma anche un supporto da coloro che hanno a cuore le sorti della Calabria, nel sostenere e spronare i successivi giovani che si recheranno a New York”. Un esperienza formativa di grande spessore per i nostri giovani studenti calabresi.
(Quotidiano della Calabria)