Un Crotone cinico e ben organizzato porta a casa il bottino pieno dal difficile campo di Ascoli Piceno. I pitagorici non hanno demeritato la vittoria, maturata anche grazie alla buona organizzazione della retroguardia. Primo tempo quasi interamente dominato dai marchigiani; il Crotone prova ad andare in gol in un paio di occasioni con Gastaldello senza riuscirci: la più ghiotta occasione della prima frazione sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite per i calabresi, Maurantonio respinge male rischiando il gol, che arriva soltanto dopo aver subito carica dal difensore Cevoli. L’Ascoli va vicino al gol in un’occasione in particolare, con Capparella che non riesce ad andare a segno solo grazie alla buona guardia del giovane Mirante. Secondo tempo diverso che si apre con il quasi inaspettato gol di Paro dopo la netta supremazia ascolana. Bella girata dal limite del centrocampista crotonese che non lascia scampo all’estremo difensore piceno. La squadra locale non riesce a impostare grandissime manovre offensive anche a causa del terreno pesante per la pioggia caduta. Viene mandato in campo anche il giovane attaccante nigeriano Eliakwu per provare a sfondare il muro calabrese con la sua velocita’. Questi, i fattori, oltre a un pizzico di fortuna su una conclusione dal limite di Fini, che aiutano non poco i calabresi a portare a casa 3 punti preziosissimi per il morale e per la classifica, che gli permettono di agganciare il terzetto Catanzaro-Treviso-Bari a quota 12. Per completare la serata degli errori del fischietto Giannoccaro una punizione dal limite molto dubbia fischiata al Crotone (probabilmente il fallo era stato commesso dal giocatore calabrese) per un atterramento su Guzman. Sugli sviluppi, gol e raddoppio di Porchia grazie soprattutto ad una disattenzione del portiere Maurantonio. Seconda sconfitta interna per l’Ascoli dopo 5 vittorie consecutive, mentre per il Crotone arrivano i primi 3 punti fuori dallo “Scida” (solo 2 pari prima).
Valerio Maria Cacciola
