ANDRIA – L’entusiasmo sale. Pian piano dopo le disavventure di una stagione da matricola che sogna in grande. E la classifica comincia a diventare interessante. Le 4 vittorie consecutive hanno riportato fiducia in una città che vive di calcio, che ricorda i bei tempi, i ruggenti anni ’90 della serie B. Al nuovo allenatore Chiancone si chiede l’approdo ai play-off, magari in una posizione di classifica favorevole per cercare di coronare il sogno che tutta la città cova ma non ha ancora il coraggio di esternare.
GAP TECNICO COLMATO – L’Andria del ripescaggio è partita in ritardo ma ha colmato in breve tempo il gap tecnico che la separava dalle “grandi” del girone. Il mercato di gennaio, in particolare, ha rivelato concretamente le ambizioni del patron Attimonelli. Una campagna acquisti pesante per una società di Seconda Divisione, simile a quella del Cosenza capolista. Sono arrivati al “Degli Ulivi” il pezzo pregiato Di Cosmo, inseguito da tutti dopo aver giocato nella prima parte della stagione a Pagani. Dalla Vibonese, invece, è stato acquistato il centravanti Mastrolilli che castigò il Catanzaro nella finale play-off contro l’Acireale, spingendo in porta il tiro-cross di Russo. Du acquisti pesanti anche per il centrocampo: la mente del Sorrento dei miracoli, il regista Ottobre, e il promettente centrocampista Strambelli, di proprietà del Bari.
STAGIONE TRIBOLATA – Il campionato dell’Andria non è iniziato sotto i migliori auspici. E del resto il ripescaggio non poteva favorire un avvio sprint. Lo spogliatoio è apparso in qualche occasione spaccato. Il tecnico Di Leo, ex portiere dell’Avellino, non lo ha mai tenuto pienamente in pugno. Poi la rissa pre-natalizia col Gela, col gol del contestatissimo ex Pasca in pieno recupero, è costata la squalifica del campo per 4 turni, oltre a quella di De Santis e di capitan Sgarra. Proprio il centrale difensivo bianco-azzurro è stato protagonista di un altro episodio che ha infiammato casa-Andria: una lite di spogliatoio dopo la gara vinta con la Vibonese ha incendiato lo spogliatoio e ha portato alla sospensione temporanea del giocatore, poi perdonato dalla società dopo le scuse di Sgarra. Una vittoria, quella con la Vibonese, che ha portato anche all’esonero di Di Leo, sostituito dall’esperienza di Chiancone che, nella stagione 2001-02, guidò il Martina di Prisciandaro alla promozione in C1 con la clamorosa vittoria a Catanzaro per 3-0.
IL NUOVO TECNICO – L’arrivo di Chiancone è stato fortunato. Tre partite, tre vittorie tutte di misura. Romito e Cavaliere hanno regalato due vittorie esterne a Lamezia e a Isola del Liri. Mastrolilli ha steso la Scafatese, ultima squadra di Chiancone, nell’ultimo turno a porte chiuse. Ora il futuro sembra roseo per l’Andria, quarta forza del campionato, a 4 punti dal Catanzaro e con 5 lunghezze di vantaggio sul Cassino (sesto). I bianco-azzurri si presentano con maggiore tranquillità al trittico terribile (Catanzaro, Cassino, Cosenza) che li attende e che dirà la verità sulle ambizioni della squadra di Chiancone.
ORGANICO AL COMPLETO – A parte l’assenza di Iennaco, l’Andria ha lavorato durante la sosta con tutti gli effettivi a disposizione, dopo i recuperi di Sy e Losito. La speranza è che la pausa non incida sul momento favorevole, dettato anche dalla fortuna più che da particolari modifiche tattiche apportate da Chiancone. Il tecnico salernitano ha confermato in gran parte modulo e giocatori utilizzati da Di Leo. Di Cosmo continua ad avere poco spazio. Come seconda punta, accanto a Mastrolilli, gioca il capocannoniere andriese Cavaliere (7 gol per lui), mentre sulle fasce prosegue l’ottima stagione di Romito e Rebecchi. Così Di Cosmo deve accontentarsi della panchina. E l’inserimento di Ottobre può garantire più lucidità in cabina di regia e maggiori rifornimenti per gli attacanti. Al suo fianco contro il Catanzaro giocherà ancora Cazzarò. La difesa sarà la solita con Sgarra e Sportillo coppia centrale davanti a Spitoni, e Goisis e Di Simone sugli esterni.
LA DEVIAZIONE DI SGARRA – All’andata fu decisiva una deviazione di Sgarra a 8 minuti dalla fine, su un tiro non irresistibile di Caputo appena entrato in campo. Una gara equilibrata senza grosse occasioni. L’anno scorso, invece, dopo il gol del vantaggio giallo-rosso di Sarli, una follia di Caccavale ad inizio ripresa costò espulsione e rigore (trasformato da Pasca) e regalò all’Andria un punto immeritato. Negli altri precedenti al “Ceravolo”, 3 vittorie del Catanzaro (tra cui quella siglata da Alfieri con una punizione nella nebbia) e un solo successo andriese, nel 1991, con un gol di Vinci.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Spitoni; Goisis, Sgarra, Sportillo, Di Simone; Romito, Cazzarò, Ottobre, Rebecchi; Mastrolilli, Cavaliere. All.: Chiancone.