A spingere i ragazzi del Vivarini contro il Bari c’erano quasi 10.000 persone allo stadio Nicola Ceravolo di Catanzaro, ma in molte città italiane si sono formati gruppi spontanei di tifosi giallorossi riuniti per seguire la partita delle Aquile. Questi incontri si svolgono da qualche anno e coinvolgono i club organizzati del centro-nord.
Lo spettacolo di queste serate è sempre lo stesso: una TV sintonizzata su Sky, con decine di persone che indossano sciarpe e agitano bandiere, circondate da buon cibo, che non manca mai nei raduni calabresi.
È davvero bello vedere padri, figli e nipoti tutti riuniti sotto un’unica bandiera giallorossa. È interessante ascoltare le loro chiacchiere e i commenti, dove agli accenti marcatamente catanzaresi si aggiungono pronunce romane, emiliane, sabaude e milanesi.
Uno degli altri Ceravolo ieri sera era posizionato a Roma, in zona universitaria, quartiere storicamente abitato dagli emigranti. È stato veramente un piacere vedere insieme chi è nato nella capitale con chi vive nell’Urbe da tanti anni. È sempre un turbine di emozioni ritrovare tanti amici con cui hai condiviso le trasferte più improbabili e improponibili degli ultimi trent’anni, ma anche fare nuove amicizie o coinvolgere colleghi che sono lontani mille miglia da questa Passione. In un istante ti ritrovi ad esultare insieme a loro al goal di Vandeputte e a saltare a quello di Iemmello.
Del calcio è questo che ci piace di più: la sua dimensione aggregativa, che ci consente di fraternizzare anche se siamo lontani migliaia di chilometri da casa.
È stata davvero una serata indimenticabile, anche grazie a chi ci ha abituato negli ultimi anni a vivere questo spettacolo: agli uomini di Vivarini, alla Società e alla tifoseria che gremiva il vero Ceravolo.
Andiamo avanti, fieri ed orgogliosi di questa maglia, orgogliosi di questo vessillo e con la speranza di accompagnare questa squadra fino in fondo, magari avvicinandoci a quel sogno proibito.
Come ha detto qualcuno dei più anziani, siamo rimasti gagliardi e tosti come negli anni della gioventù, come nel periodo universitario, orgogliosi del Catanzaro.
Avanti il prossimo!
Harp
Foto di Lorenzo Costa per UscCatanzaro.net
Sarebbe giusto che i calciatori del Catanzaro dopo il gol non vadano a gioire solo e sempre sotto la curva degli ultras, ma ogni tanto anche sotto gli altri settori, assiepati da altrettanti tifosi che amano il Catanzaro e i suoi calciatori. Sicuramente gli ultras meritano e tanto di cappello nei loro confronti, sono davvero eccezionali, ma anche gli altri tifosi meritano.