Dopo una lunga chiacchierata negli spogliatoi, sotto la guida di mister Auteri, di Antonio Aloi e del preparatore Giorgio Scarfone, gli atleti giallorossi sono scesi sul terreno del Nicola Ceravolo per proseguire la preparazione per la trasferta di Monopoli. Anche per questa sfida i tifosi del Catanzaro non potranno essere presenti, giacché al “Simone Veneziani” c’è l’obbligo della chiusura del settore destinato agli ospiti.
Dopo la fase di riscaldamento i calciatori sono stati divisi dal mister per disputare una partitella di un’ora con il terreno di gioco ridotto di circa trenta metri. Nessuna indicazione particolare: di certo ci sarà il rientro di Antonio Montella, mentre non è da escludere qualche variazione del modulo abituale applicato sin da inizio stagione. Lavorano a parte l’ungherese Orosz, il portiere De Vona e il giovane Gigliotti.
Come avevamo annunciato ieri, ha fatto oggi capolino allo stadio il presidente Aiello. Il maggior azionista dell’Fc Catanzaro si è presentato elegantissimo per l’occasione, indossando un gessato blu con tanto di cravatta. A bordo campo ha scambiato qualche opinione con i suoi collaboratori e si è intrattenuto con il socio Catalano e con il Dg Pitino.
A fine allenamento, i soliti tifosi che assistono alle sedute della squadra hanno fermato Aiello, che non è andato oltre un “sto lavorando”. A dire il vero alla fine i tifosi che hanno partecipato all’ormai consueto briefing non sono apparsi molto convinti, considerato che questo ritornello va avanti ormai da molto tempo.
Probabilmente stasera nella sede di Via Barlaam da Seminara saranno affrontati temi importanti per il futuro di questa società. Dovrebbe svolgersi, infatti, con la presenza di tutti i soci e anche di qualche rappresentante dello staff tecnico, una riunione per fare il punto della situazione.
Sul fronte istituzionale, è molto probabile che a breve una delegazione di tifosi del Blocco 1929 incontrerà il sindaco della città per esporre le preoccupazioni in merito alle note vicende di questi ultimi giorni, manifestate attraverso il comunicato del 5 aprile.
SF
