Anche nella fase pre fallimento dell’Us Catanzaro 1929 lo spazio o due righe per parlare di calcio lo trovavamo.
Oggi, a salvezza acquisita (obiettivo vergognoso visti i programmi sbandierati ai quattro venti ad inizio stagione) ci tocca ancora riparlare di incresciose situazioni.
Un nuovo deferimento si abbatte sull’Fc Catanzaro.
Il Procuratore Federale, su segnalazione della Covisoc ha deferito ancora una volta alla Commissione Disciplinare Nazionale il Catanzaro, particolare non indifferente, per l’ennesima volta, al momento UNICA SQUADRA del girone meridionale della C2.
Per quanto possa interessare ha deferito anche il legale rappresentante dell’epoca, On.Giancarlo Pittelli.
La motivazione riguarda la non effettuazione degli emolumenti (la solita cantilena…gli stipendi dei calciatori) di agosto e settembre entro il termine del 31.12.2007 e per non avere effettuato il pagamento delle ritenute Irpef entro il 30 gennaio 2008.
Che dire? Vogliamo stendere un velo pietoso? Oppure vogliamo ripensare alle trattative di dicembre per la fantomatica cessione della società. A queste condizioni chi era il fesso di turno che doveva acquistare?
Un’altra domanda che è giusta porre, fermo restando che sull’ex presidente dell’Fc evito ogni ulteriiore commento, è la seguente: ma l’attuale azionista di maggioranza Pasquale Bove che all’epoca a detta di tutti fece un gesto d’amore ringraziando anche Pittelli per la disponibilità, non aveva l’obbligo di verificare se i pagamenti erano in regola e i versamenti Irpef effettuati?
Pongo questa domanda perchè visto l’andazzo, il Catanzaro di Cuttone poteva evitare di accontentarsi di qualche pareggio (ultimo con la Vibonese) se avesse saputo che eravamo nella condizione di non avere pagato neanche un centesimo nei termini dovuti.
Qualcuno si illuderà pensando che la Commissione Disciplinare non farà in tempo a riunirsi, spiegatemi perchè allora ci hanno deferito. E secondo voi le altre squadre interessate staranno ferme sapendo che possono usufruire di una nostra eventuale penalizzazione?
Che dire. Già eravamo con il pensiero sapendo che ci aspettava un’estate calda con i soliti problemi per l’iscrizione al campionato, a questo aggiungiamoci pure il rischio che campi di terra e polvere ci aspettano a braccia aperte.
L’unica speranza a cui aggrapparsi a questo punto sta nei contorti regolamenti. Penalizzazione o sanzione pecunaria?
Per ultimo siamo certi di qualche mugugno fra i calciatori e per indovinarne il motivo non ci vuole molto.
SF
