CATANZARO â Domani è di scena il Paternò ed è la prima delle finali, secondo lâinterpretazione che società e squadra attribuiscono alle restanti partite. Non câè tempo da perdere se si vuole salire sul pulman che porta in B, senza passare dalla stazione dei playoff. Per sperare nel massimo, bisogna vincere e basta. âSarà unâoccasione per riscattarci âesordisce il portiere Silvio Lafuenti, il più anziano dopo Luiso- Dopo lâimmeritata sconfitta di Sora, ci siamo messi sotto per ricavare il massimo. Ormai, non bisogna andare per il sottile, nel senso che vittoria e punti dovranno essere ben accettati, comunque vengano. Dobbiamo raggiungere la migliore concentrazione e per farlo dobbiamo pensare alle singole gare, senza correre con la testa a quelle successive. Dedichiamoci, dunque, al Paternò e, poi, penseremo al Crotone, alla Fermana ed alle altre.â Eâ un consiglio da seguire quello di Lafuenti, la cui esperienza anagrafica è arricchita da 280 gare di campionato (144 in C1), distribuite in 15 stagioni da professionista. Per lui, esiste solo il Paternò e basta e, giustamente, non parla volentieri del supposto calo della squadra e, soprattutto, dei motivi che lâhanno determinato: âNon sta a me valutare queste cose. Sono uno che non crea problemi. Queste domande rivolgetele allâallenatore. Ricordo, fra lâaltro, che occupo un ruolo lontano dal centro del gioco. Eâ inutile, dâaltra parte, in questa fase, fare esami di questo tipo. Poniamoci in termini positivi per far bene e trarre il massimo profitto.â Non si può dar torto a Lafuenti, atleta vero, visto che, nel tempo libero, gioca anche a beach-volley, in linea con la passione della moglie Lucilla, campionessa mondiale. Alla sua età , si guarda intorno ed a proposito dei colleghi più bravi del torneo, riferisce: âLa scuola italiana dei portieri, come i tornei nazionali dimostrano, ha sempre proposto ottime individualità . Anche nella nostra C1, ci sono validi elementi. Mi vengono in mente Paoletti della Viterbese e Ripa del Sora, che sono gli ultimi 2 incontrati e che ci hanno rispettivamente negato il gol. Bravi, comunque, mi pare siano anche Cano del Lanciano e Polito dellâAcireale.â Per lâimportante gara di domani, infine, Braglia potrebbe optare, magari in corso di gara, per un 4-4-2, in linea con lâatteggiamento tattico della ripresa di Sora e delle prove eseguite in settimana. Però, finirà con il continuare ad ispirarsi al più gradito 3-4-3. Lâeventuale ricorso al 4-4-2, favorirebbe lâutilizzazione di Luiso o Biancone per la seconda maglia dâattaccante, con la contemporanea esclusione di uno dei 3 centrali di difesa. Fra le scelte che appaio sicure, in entrambe le soluzioni tattiche, dovrebbe esserci quella della piena utilizzazione di Morello, che ha ampiamente meritato la fiducia. Specie in una fase di calo di brillantezza, che è una minaccia anche in previsione della probabile esclusione dellâacciaccato Alfieri, la presenza dello sgusciante e fantasioso Morello appare determinante.
Salvatore Blasco