CATANZARO  Il primo ad arrivare in sala stampa, tra i calciatori del Catanzaro, è un garande ex e grande protagonista della sfida di ieri, il portierone Silvio Lafuenti. La sua parata sul tiro di Califano, al 13′ del primo tempo, vale un gol, ma per il calciatore di Ostia lido è facile schernire tutti gli elogi. «Sono felice soltanto per il grande secondo tempo della mia squadra – ha esordito lo stesso Lafuenti -. Era una gara molto equilibrata, con un Chieti ottimamente disposto in campo. Una partita durissima, soprattutto perché arrivava subito dopo una lunga sosta. Noi però, abbiamo dimostrato grande carattere, vincendo con merito la gara. D’ora in poi, dovremo metterci in testa che ogni partita sarà una battaglia. Se si vuole continuare a vincere, dovremo giocare sempre con grande intensità ».
Silvio Lafuenti analizza anche la gara del Chieti, dimostrando poca nostalgia, ma grande rispetto per il suo vecchio club. «Io, per carattere – risponde Lafuenti – non nutro mai del rancore per nessuno. Posso solo dire che ci tenevo tanto a vincere. Il Chieti mi ha impressionato per la sua solidità . Ho visto una grande prova di Petitto, ma soprattutto di Cherubini e Rajcic».
A proposito del croato del Chieti, qualcuno ha notato qualche gomitata di troppo. «Lui è fatto così – ammette ancora Lafuenti -, sgomita anche in allenamento, ma è dotato di una grande tecnica. Probabilmente sarà l’indole croata».
La vittoria del Catanzaro porta la squadra di Braglia al secondo posto in classifica. Lafuenti, però, invita tutti a non sognare troppo: «Guardare la classifica adesso non serve, anche se viene spontaneo farlo. Questa é una vittoria che deve darci fiducia e mantenere alto il morale. Io ho apprezzato il comportamento del pubblico, che ha capito il nostro momento di dificoltà e ha dimostrato grande pazienza, continuandoci ad incitare. Col mercato aperto per altre tre settimane, questo sarà un campionato difficilissimo e molto equilibrato. Speriamo di riuscire a spuntarla».
Molto cauto anche il commento di Tommaso Folino, costretto anche questa volta a giocare solo uno spezzone di partita. «Entro sempre in situazioni di difficolatà – commenta il centrocampista catanzarese -, giocando spesso solo pochi minuti. Questo però significa che il mister ha molta fiducia in me, e io cerco in tutti i modi di ripagarlo. Probabilmente un giorno, arriverà anche l’occasione di giocare dal primo minuto, ma quando una squadra gioca così bene e difficile trovare spazio. Posso solo continuare a impegnarmi per dare il massimo, il resto verrà da sé».
d. c.