Come sempre analizziamo i pro ed i contro del prossimo match senza trascurarne gli aspetti âmeno graditiâ. LâAcireale eâ lâunica squadra tra le grandi che eâ stata capace di non farci gioire per un goal. Difesa arcigna e centrocampo compatto sono la caratteristica principale dei siciliani, hanno subito meno goal del Catanzaro in campionato, e se non fosse stato per lo scivolone casalingo contro la lodigiani del 16-03-2003 (Acireale-Lodigiani 1-1), avrebbero totalizzato gli stessi punti del Catanzaro (56). Hanno segnato 35 goal contro i 44 delle aquile, il loro gioco è concreto aggrediscono il portatore di palla dal centrocampo e non fanno giocare liberamente lâavversario.
Il Catanzaro lo consociamo, sappiamo che ultimamente ha reso molto di piuâ fuori casa che tra le mura amiche, ha conquistato infatti i play-off Ad Olbia Latina ed Andria, e per ultimo la finale a Nocera dopo aver sofferto la prova casalinga. Ci sentiamo di dire che il Catanzaro gioca in casa quando si trova lontano da Ceravolo, quindi ad Acireale dovremmo giocare come se fosse giaâ la finale di ritorno.
Avvertiamo il signor Dellisanti che ha ben imbrigliato la Nocerina, ed ha vinto la partita di Nocera in panchina, come aveva perso quella di Catanzaro. Onore al nostro allenatore ed ai suoi uomini che hanno avuto la capacitaâ di sovvertire i pronostici, bravi ragazzi portateci in alto e fate attenzione a questo Acireale la squadra piuâ quadrata che il Catanzaro abbia mai incontrato.
Cambiamo argomento e parliamo di Nocerina-Catanzaro. In quel di Nocera abbiamo sentito accenti di tutta la Calabria. Noi provenivamo dal Nord con un pulmino preso in affitto da Milano, durante il tragitto non abbiamo avuto nessuna sensazione particolare, ma quando siamo arrivati a Nocera tutto eâ cambiato. Non nego di aver avuto la pelle dâoca quando si sono presentati, in due cortei, i 18 pullman tappezzati di giallorosso, mi sembrava di rivivere trasferte di serie A, quando da Catanzaro e dintorni lâesodo era domenicale, nemmeno ad Olbia o in altre ultime trasferte avevo rivissuto una sensazione simile.
Abbiamo atteso fino le 16:25 prima di entrare nello stadio come abbiamo atteso che lâultimo giallorosso uscisse dallo stadio a fine gara, abbiamo voluto vedere tutto vivere tutto. I tifosi locali sono stati molto gentili e sportivi, ed un applauso va a tutta la popolazione di Nocera per lâaccoglienza.
Quando ho visto la curva âmolossaâ tinta di rosso e di nero, mi eâ volato il pensiero alla stessa curva in giallo e rosso quando incontrammo in serie B, campo neutro, lâUdinese.
Un tifo infernale, nei nostri settori circa tremila (3000) sostenitori del Catanzaro inneggiavano alle aquile, tutti con le magliette gialle e rosse. In molti sono giunti dalle province, accenti crotonesi e reggini si mescolavano a quelli catanzaresi e lametini, una lezione di civiltaâ e di sportivitaâ da parte di tutta la âCalabria Giallorosaâ e dei tifosi locali. La partita eâ stata ben giocata da entrambe le compagini, il Catanzaro ha condotto egregiamente il primo tempo e nel secondo non ha fatto ne ostruzionismo e nemmeno barricate, difendendo dignitosamente il risultato, e fallendo con Falco lo 0-2, purtroppo i crampi e gli infortuni erano reali, Corazzini saraâ in dubbio per Acireale.
A fine gara lâinvasione pacifica del campo eâ stata bellissima, speriamo si ripeta ad Acireale ed a Catanzaro, e che questo messaggio arrivi alle orecchie di molti, in modo da evitare le eventuali âSorateâ degli ultimi tre minuti di gioco. Le invasioni pacifiche non fanno male a nessuno e bene al calcio, eâ da stupidi evitarle con la forza, premesso che si rimanga nei limiti della buona educazione e si rispettino gli uomini e le strutture che ci ospitano.
Con la massima umiltaâ affrontiamo lâAcireale che ci sembra la favorita non avendo nulla da perdere, visti i due 0-0 trascorsi ed i quattro goal fatti in totale al Brindisi di cui tre in casa pugliese, quindi senza boria e senza bandiere alle finestre ANDIAMO AVANTI A TESTA ALTA.
AVANTI AQUILE
Giannantonio Cuomo